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Quest'oggi Mario Pasalic, 22enne centrocampista croato che il Milan ha prelevato, in estate, in prestito secco con diritto di prelazione dal Chelsea, è stato intervistato dal canale tematico rossonero, 'Milan TV'. Alla televisione ufficiale della società, Pasalic ha parlato dei gol segnati, fin qui, in maglia Milan, e, in particolare, di quelli decisivi contro la Juventus ed in Serie A contro il Bologna.
“Non mi sento , sono cose che succedono, magari la prossima volta capiterà a qualcun altro. Sono cose che capitano e naturalmente sono molto contento, ma specialmente a Bologna non si è trattato solo di un mio gol, ma di un gol di tutta la squadra perché nell’ultima mezz’ora abbiamo giocato in due in meno. È stata una gara davvero folle, è tutto l’anno che giochiamo compatti, da squadra, ma in quel momento è stato ancora più importante – ha detto Pasalic -. Il rigore di Doha? In quel momento non mi sono reso conto di cosa avevo fatto e di cosa stava succedendo, ma dopo qualche giorno a casa ho realizzato quanto era importante per una squadra così giovane vincere un trofeo e quanto lo è stato anche per i tifosi. Prima di calciare il rigore ero molto calmo e concentrato, avevo già deciso in anticipo dove tirare ed è andato tutto bene”.
Così si è espresso Pasalic sul gol del 'Dall'Ara': “Quando ho visto che Deulofeu stava per dribblare il primo difensore ho deciso di iniziare a correre il più veloce possibile, speravo che arrivasse la palla per metterla in rete. E’ stato un gol storico perché eravamo in 9 contro 11, . Abbiamo combattuto tutti insieme, è stata una partita folle”.
Sulla gara di domenica contro la Fiorentina, questa l'opinione dell'ex Chelsea: “È una partita molto difficile e molto importante, sia per noi che per loro. Siamo vicini in classifica, abbiamo bisogno di questi tre punti per tornare in Europa il prossimo anno. Europa? Spero che potremo farcela a tornare in Europa perché nella prima parte della stagione abbiamo dimostrato giocarcela alla parti con le grandi squadre e competere con loro. Penso che possiamo farcela”.
Infine, chiosa sull'atmosfera che si respira nel gruppo rossonero: “Quest’anno, anche quando perdiamo, siamo sempre uniti, sempre concentrati, e questa nel calcio è la cosa più importante: che un gruppo di 20-25 giocatori sia sempre concentrato su quello che è meglio per la squadra. I tanti gol negli ultimi minuti? E’ lo spirito di squadra che ci fa spesso segnare alla fine, la nostra passione, il cuore. Siamo una squadra giovane e cerchiamo sempre guardare avanti e imparare, questo è il segreto”. La rivelazione? Ha legato molto con Gianluigi Donnarumma e Manuel Locatelli: “Gigio è incredibile, anche se non ha ancora 18 anni è pazzesco in ogni partita. Anche se commettiamo degli errori, lui è sempre lì ad aiutarci. È in una grande squadra, sta facendo benissimo. Gli altri compagni di squadra? Ho legato di più con i più giovani, ma anche con quelli che parlano spagnolo. Con Locatelli abbiamo legato molto e parliamo italiano, anche con Donnarumma. Con loro sto imparando italiano”.
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