- Calciomercato
- Redazione
archivio2017
A 37 anni Andrea Pirlo non ha ancora deciso cosa farà in futuro, ma di certo non lascerà il mondo del calcio. Lo appassiona troppo. Alla vigilia della nuova stagione, The Maestro - come lo chiamano in America - parla a 360 gradi, anche del calcio italiano e della sua ex squadra, il Milan. Ecco uno stralcio della sua intervista, rilasciata a La Repubblica, in edicola oggi.
Questa sarà la sua ultima stagione? Vedremo. Per adesso c’è questa e me la voglio godere. Spero di finirla bene, poi vedrò come mi sento».
Ha detto: quando smetterò, resterò nel calcio.
«Confermo. Ho ancora tanta passione, mi piace vederlo e parlarne, non sono nauseato o saturo. È la cosa che so fare meglio. Non so ancora in quale ruolo: dirigente, allenatore, chissà. Non puoi capirlo prima. Quasi tutti i miei ex compagni che hanno smesso oggi allenano. E sono appassionatissimi ».
Il suo grande amico Nesta, ad esempio.
«Allena a Miami: lo vedo spesso. Diceva: non farò mai l’allenatore. Ora è malato del mestiere. E anche Gattuso, a Pisa, finalmente è contento».
Un ex campione dà qualcosa in più?
«Vedo Paolo Maldini, quando viene in America per lavoro, so che ha in testa tante idee e invece rimane fermo. Campioni come lui ce ne sono stati pochi, vorrebbe trasmettere quello che lui è stato per il Milan. È un peccato».
Fassone ha contattato anche lei per il Milan cinese: vero o falso?
«Le voci le ho sentite anch’io, ma sto ancora giocando e non sarei in grado di dare una mano a una società, che sia il Milan, l’Inter, la Juventus o il Brescia. In futuro vedrò ».
Boban, con Infantino, ha riempito la Fifa di ex.
«Hanno mangiato pane e calcio fin da bambini. Chi meglio di loro?».
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
SEGUICI SU: /// /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA