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Il Milan di Vincenzo Montella è ad un passo dal conquistare l'accesso ai gironi di Europa League. Una settimana fa, a San Siro, i rossoneri avevano infatti demolito per 6-0 il FC Shkëndija grazie alle doppiette di André Silva e Riccardo Montolivo ed agli acuti di Luca Antonelli e Fabio Borini. Questa sera, alle ore 20:45, alla 'Philipp II Arena' di Skopje, Macedonia, vi sarà la gara di ritorno. Una pura formalità per capitan Leonardo Bonucci e compagni, in una partita, però, che non andrà presa sottogamba almeno per tre buoni motivi.
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In quattro gare ufficiali fin qui disputate, il Milan non ha ancora incassato reti. 1-0 e 2-0 al CSU Craiova nelle due gare del terzo turno preliminare di Europa League, il 6-0 dell'andata dei playoff della medesima competizione contro il FC Shkëndija ed il 3-0 alla prima gara di Serie A a Crotone. 12 gol realizzati, 0 subiti. Mantenere la porta inviolata, per i rossoneri, soprattutto nelle gare così definite 'facili' (almeno sulla carta) è importante per accrescere l'autostima dei giocatori del reparto e perché Montella, come affermato ieri in conferenza stampa, ci tiene molto.
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Vincere, si sa, aiuta a vincere. Uscire con i tre punti oppure (come nel caso di questa sera) con un successo dal campo, casa e trasferta che sia, 'allena', prima ancora che le gambe, soprattutto la testa. Vincere aiuta ad accrescere il morale, instillando nei più giovani quella mentalità combattiva e bellicosa che, sul campo, permette ad un gruppo unito di non mollare mai e servirà, in futuro, nelle gare più complicate, a conquistare dei risultati positivi anche su terreni di gioco dove magari il Milan, nel recente passato, si dava sconfitto già in partenza.
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Nonostante la qualificazione del Milan ai gironi di Europa League, salvo miracoli sportivi, appaia realmente dietro l'angolo, i rossoneri non potranno permettersi alcun calo di concentrazione. Chi sarà chiamato a giocare contro il FC Shkëndija, e si tratterà di molte seconde linee, dovrà fare di tutto per vincere la gara, ed evitare qualsiasi possibile brutta figura. Nel momento in cui il Milan si prepara a tornare ufficialmente in Europa dopo quasi 4 anni, non ci si può presentare perdendo, seppur in una gara quasi superflua, al cospetto di una formazione nettamente inferiore. Ne va del buon nome del Milan, della sua reputazione e del ranking europeo.
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