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Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, ha parlato al termine dell'assemblea di Lega nella quale si discuteva della cessione dei diritti tv all'estero: "Ne parlo con serenità. Io sono molto deluso, lo sapevo venendo qui, che avremmo aperto delle buste che decretavano la soddisfazione della fame di alcuni club di avere dei soldi, ma che non avrebbero impedito alle cinque squadre più importanti di diventare competitive nei prossimi 4 anni. Di fronte ad una Spagna che sta a 680 milioni per l'estero, ma anche Premier League e Bundesliga, noi abbiamo bisogno di recuperare tanti anni di errori e vendere bene il nostro prodotto. Abbiamo avuto delle offerte mortificanti per colpa anche di un grande errore fatto da Nicoletti, da Tavecchio e da Infront. Infront, in realtà, al suo ultimo mandato, ci crea dei danni: se gli altri fatturano più di noi, e noi siamo solo di aver preso il doppio dell'ultimo anno, questo non è sufficiente perché mica era detto che i 180 milioni dell'altro anno fossero sufficienti. Il fatto di stare ora intorno ai 350 milioni è molto ridicolo: non dico che ci dovevamo attestare intorno ai livelli della Liga, ma bisognava massimizzare gli introiti per tutti i club, per farli crescere tutti quanti. Cosa è questa fretta, questa corsa all'infinito? Infront già volle fare il bando per i diritti per l'Italia, non raccogliendo il nostro suggerimento di aspettare, e ci ha creato un danno. Questi 350 milioni ci portano verso il baratro: il gap con i campionati stranieri aumenterà a dismisura. Avete visto quanto sono aumentati i costi dei giocatori nell'ultimo mercato? Noi, la Juventus, l'Inter e il Milan non potremo comprare più nulla. Mi meraviglio di Milan e Inter, comprate dai cinesi, che cadono nel baratro di questo misunderstanding. E' veramente inconcepibile: Infront cura anche gli interessi della FIGC, che non andrà mai contro Infront. E tutti vivranno felici e convinti. Non credo che Luca Lotti, uomo di Renzi, sarebbe mai andato contro Infront. Il calcio italiano faticherà, e dovrà dire addio alla sua gloria 'grazie' a questo caos che c'è. Ve lo dico, con serenità, da uno che vive da 45 anni nel cinema, conosco come vanno queste cose, conosco i players, e so come ci si dovrebbe relazionare con i broadcasters”.
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