archivio2017

PM – Gattuso: “Eravamo alla canna del gas. La crisi non è finita”

Luca Fazzini

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa al termine del derby di Coppa Italia giocato contro l'Inter

Dal nostro inviato a San Siro, Edoardo Lavezzari

Dopo aver parlato ai microfoni di Rai Sport, l'allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, ha commentato così la prestazione dei rossoneri nel derby: "Sapevo che la mia squadra poteva fare una prestazione così, erano due settimane che dicevo che questa squadra si allenava in un certo modo, anche se alcuni me rinfacciavano che difendevo troppo questi ragazzi, ma io non ho peli sulla lingua e dico quello che penso, poi magari passo da ebete se dico che con l'Atalanta la prestazione c'è stata. Con la linea di difesa ci muoviamo meglio, quando siamo compatti soffriamo meno gli avversari, la vittoria di oggi fa bene per il morale, ma dobbiamo continuare a lavorare su certi concetti per uscire da questa situazione".

Su Calhanoglu: "Lui e Suso assieme? Perchè no, del resto Bonaventura può fare la mezz'ala, anzi lo preferisce. Hakan, questa prestazione se l'è cercata, dopo il problema al polpaccio per 25 giorni ha fatto il maratoneta, ha fatto un lavoro incredibile, ma non solo lui, tutti quelli che sono arrivati. In questo momento bisogna tirare fuori il carattere a questa squadra, perchè le qualità ci sono, il palleggio non manca, bisogna fare in modo di non soffrire gli avversari. Oggi raramente siamo stati lunghi ed è un bene perchè quando stiamo in 50/60 metri soffriamo".

Su Kalinic: "Ha preso una botta, ma oggi ha fatto una grande partita, ha lavorato moltissimo".

La vittoria del derby: "Oggi eravamo alla canna del gas, inutile negarlo, portare 50mila persone allo stadio il 27 dicembre è qualcosa di nuovo in Italia, sapevamo che avevamo tutto da perdere ieri ho parlato di finale di Coppa del Mondo, qualcuno mi ha preso per scemo, ma era davvero così, oggi abbiamo fatto il minimo di quello che potevamo fare, sono contento, ma deve essere qualcosa che continua, non ci possiamo fermare. I nostri problemi non sono risolti, non ci metto la mano sul fuoco, dobbiamo continuare a lavorare a livello caratteriale e psicofisico".

Il gap con l'Inter: "I punti che hanno li meritano tutti, ma hanno avuto anche un po' di fortuna in certe partite, questa squadra invece anche quando non c'ero io dava la sensazione di essere una squadra solida, l'Inter invece ha sempre dato l'impressione di saper soffrire, è questa la differenza tra noi e loro, merito anche di Spalletti, un vero maestro, uno che ha portato certi risultati con la sua conoscenza e il suo carisma".

La presenza di Yonghong Li: "Era contento, è venuto anche a dire due parole ai ragazzi a Milanello e ha mangiato con lui, ogni volta che è venuto qui il Milan non ha mai perso, per questo ho proposto di bloccarlo qui, anche perchè con tutti i soldi che ha messo nel Milan... [ride ndr]."

Su Cutrone: "E' un numero nove, sente il gol, si sa muovere, è un'anguilla scivola sempre, mette sempre in apprensione gli avversari, sicuramente è una prima punta, ma può fare anche l'attaccante esterno, anzi può fare tutti i ruoli vista la cattiveria che ci mette. E' un giocatore importante, in questi mesi la sta buttando dentro, è un ragazzo giovane e so che può spaccare la partita a partita in corso, anche per questo non lo metto dal primo minuto, poi Kalinic è in crescita, si muove bene, purtroppo quando tira prende l'avversario, speriamo migliori da questo punto di vista".