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PM – Gattuso: “Non sono deluso dei ragazzi. Nazionale? Potrei dire molto, ma…”

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan
Ecco le parole del tecnico del Milan Primavera, Gennaro Gattuso, al termine della partita contro la Juventus, decisa da Pjaca su calcio di punizione

Donato Bulfon

Dal nostro inviato a Solbiate Arno, Luca Fazzini

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan Primavera, ha così commentato la sconfitta odierna dei rossoneri contro la Juventus, rilasciando le seguenti dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti presenti.

Sulla gara: "Partita brutta? A me non sembra, siamo stati molto aggressivi, nel primo tempo meglio loro, noi giocavamo a tre o quattro tocchi, abbiamo preso per errori nostri delle ripartenze. Nel secondo tempo abbiamo avuto delle occasioni importanti a campo aperto, ma anche qualcuna nel primo tempo. Il calcio italiano deve ricercare questo, negli abbiamo copiato a destra e a manca, sulla difesa e le marcature, oggi si è vista una gara come dovrebbe essere una della Primavera, come dovrebbero giocare i giovani. Una partita simile a quando li mandiamo a giocare in Serie B o in C. Per questo non credo sia stata brutta anzi l'organizzazione è stata buona".

Sui ragazzi: "Ci è mancato Dias che ha dato meno del solito, Forte ha sbagliato molto, Murati al di sotto delle proprie possibilità, crescendo nella ripresa. Nel primo tempo potevamo fare di più. Non sono comunque deluso, certo potevano fare di più ma abbiamo creato e i giocatori si muovono al modo giusto, sia Dias che Forte, che deve crescere e ne deve mangiare ancora di pastasciutta.

Su Paletta: "Sul suo impiego ho parlato con Montella, lui vuole giocare, si è allenato due giorni con noi, per il futuro vedremo".

Sulla grinta: "E' riduttivo parlare solo di non  mollare mai, ma per giocare in un certo modo serve anche saper giocare a calcio, che devono essere messi in condizioni di dare il massimo".

Su Ancelotti e l'Italia: "Non faccio il presidente e non sono pagato dalla Figc, alleno la seconda squadra del Milan e basta. Avrei tante cose da dire, ma è meglio stare zitti. La mancata qualificazione, per quello che quella maglia ha rappresentato per me avendola indossata, tra giovanili e altro per quasi 20 anni, è stata una mazzata pazzesca. Ora dobbiamo azzerare tutto, spero che si faccia questo".

 

 

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