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PM – Gattuso: “Scelte sono mie, gli insulti li merito io”

Edoardo Lavezzari

E' un Gennaro Gattuso a dir poco amareggiato quello che ha parlato in sala stampa dopo la sconfitta del Milan contro l'Atalanta. Ecco le sue parole

Dopo aver parlato ai microfoni di e a quelli di , il tecnico del Milan Gennaro Gattuso si è presentato in sala stampa, queste le sue parole: "Con la dirigenza abbiamo parlato degli ultimi risultati che sicuramente non sono positivi. Gli ho spiegato quelli che per me sono i problemi, ma sanno cosa penso, visto che parlo 3/4 volte la settimana con loro".

La partita: "Mi sono piaciute tante cose, non voglio passare come un'ebete, ma gli episodi ci stanno condannando. Sul primo gol non avevo mai visto una barriera da 4 uomini da quella posizione, quando dico che ci dobbiamo dare una svegliata intendo questo, poi abbiamo creato tanto. Era da tanto tempo che non vedevo l'Atalanta soffrire così per 25 minuti, poi nei momenti difficili escono le nostre magagne, quando c'è da coprire il campo è come se corressimo in salita con il 50% di pendenza".

Ancora sulla partita: "Oggi abbiamo cambiato qualcosa, per verticalizzare di più su Kalinic per metterlo uno contro uno, sapevamo che sui contrasti l'Atalanta ci poteva mettere in difficoltà sui contrasti. Oggi abbiamo fatto una buonissima partita, quella che dovevamo fare, bisogna capire cosa fare per vincere, perchè questo non basta. In questo momento dobbiamo diventare squadra il più velocemente possibile, è la cosa che mi preoccupa di più".

La fragilità della squadra: "Non credo sia arrivata quando è arrivato Gattuso, io forse l'ho sottovalutata, pensavo ci saremmo arrivati prima a coprire meglio il campo, essere un blocco unico, pensavo sarebbe stato molto più facile. Mi stanno dando molto di più sulla costruzione del gioco, che non sulla compattezza, che le mie squadre invece hanno sempre avuto. E' un difetto, questo, che ha sempre avuto questa squadra".

Il ritiro: "Domani e il 25 ci alleniamo la mattina, il 26 saremo in ritiro e il 27 si gioca. Se ha avuto gli effetti sperati? Noi abbiamo delle responsabilità, rappresentiamo milioni di tifosi, dopo certe sconfitte, come a Verona, non si può far finta di nulla.  A chi ci viene a vedere a volte diamo la sensazione di essere una banda musicale, ci mancano solo gli strumenti, ma in allenamento vedo cose diverse. Avessi visto ragazzi che non mi ascoltano sarei andato a casa, senza problemi, voi lo sapete. So che le mie parole suonano strane, dobbiamo essere bravi noi a uscire da questa situazione".

Il derby: "Sicuramente può essere uno stimolo, sarà una partita complicata che arriva da due sconfitte consecutive come noi. Ci giochiamo tanto con l'Inter, ma in questo momento tutte le partite vanno affrontate con tanto rispetto, sono tutte importanti. Se penso ai giocatori che sono arrivati nessuno avrebbe pensato di essere in una condizione del genere a fine anno. Sarà una partita in cui ci giochiamo tanto, abbiamo il dovere di prepararla nel migliore dei modi".

La contestazione: "I vaffanculo me li merito io, sono io il Capitano della barca, le scelte sono mie, senza pressioni. Sento una grandissima responsabilità, per questo quando sento le voci sulle dimissioni...io non darò mai le dimissioni, ma sono a disposizione della società. Amo talmente tanto questa società da rispettare qualsiasi scelta, non voglio essere un peso se questa dovesse essere la scelta. Non farò casino, il Milan è qualcosa di importante nella mia vita".

Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari

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