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Postiga: “Andrè Silva? Grande acquisto: veloce, dinamico e vede la porta…”

André Silva Portogallo
Helder Postiga, ex attaccante del Porto e della nazionale portoghese, ha parlato di Andrè Silva, nuovo acquisto del Milan. Ecco le sue dichiarazioni

Salvatore Cantone

Helder Postiga, ex attaccante del Porto e della Nazionale Portoghese, con la quale ha realizzato 27 gol in 71 presenze, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com, concentrandosi su Andrè Silva, nuovo centravanti del Milan: "E' un grande acquisto. André è un grande calciatore, giovane e con margini di miglioramento. È stato nell'ultimo anno il miglior calciatore del Porto ed è già un perno della Nazionale".

Il giocatore ha uno sponsor d'eccezione: Cristiano Ronaldo, che lo ha definito il suo erede. A tuo avviso a chi somiglia?

"Difficile comparare. André Silva è un attaccante molto mobile, dinamico, veloce anche nell'esecuzione e non è certamente una punta statica. Tecnico e con garra, vede bene la porta. E venendo in Italia in una squadra come il Milan può imparare ancora molto".

È lui il futuro del calcio portoghese?

"Troppo presto per dirlo. Il Portogallo ha una buona generazione di bravissimi calciatori. Oltre a lui c'è Bernardo Silva, Joao Mario. Tutto dipende dal tempo che si da al ragazzo, se lo si lascia maturare. Certamente prevedo per lui un grande futuro".

Qual è la caratteristica che apprezzi di più di André Silva?

"Il fatto che non si arrende mai. Questa è una cosa che mi piace tantissimo. Ma poi ha una gran tecnica e sa vedere davvero bene la porta".

Dove invece dovrebbe lavorare di più?

"Dipende molto da come giocherà il Milan. Ad esempio io lo vedo bene in un modulo a due punte, come del resto gioca con la nazionale portoghese".

Dal campionato portoghese alla Serie A: credi ci vorrà molto tempo per adattarsi?

"Il campionato italiano è molto diverso. In Portogallo ci sono Porto, Benfica e Sporting che sono tre grandi squadre, ma in Italia ce ne sono 7-8 di big ed è più allenante. Il Milan lo paga tanto e ci saranno determinate aspettative, si chiederà a lui di fare subito la differenza. Sarà necessario invece dargli tempo, farlo adattare a una nuova realtà. Prendete Joao Mario: in Portogallo era uno dei migliori, in Italia ha faticato, ci sono state grandi pressioni".

Venendo a te, sei reduce dall'esperienza in India

"Un'esperienza bellissima, diversa, che mi ha arricchito. E che ho potuto condividere anche con delle vostre vecchie conoscenze come Materazzi e Blasi".

Il futuro cosa si riserverà? Ti vedremo ancora su qualche campo?

"Per ora mi godo la famiglia, vediamo quel che succederà".

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