Provaci ancora Lapadula: manca soltanto il gol

Chissà se qualcuno ricorda “Provaci ancora Sam”, datata pellicola del ’72 in cui un giovane Woody Allen vestiva i panni di un improbabile seduttore che cerca di mettere in pratica i suggerimenti di un immaginario Humphrey Bogart. Il paragone ci è venuto in mente sabato ammirando la grinta e dedizione con cui Lapadula ha vestito i panni del centravanti nel Milan che ha regolato di misura il Genoa a San Siro. Al 33’ il momento chiave della sua prestazione quando, su staffilata di Zapata, Gianluca ha allungato il sinistro per smarcare Mati solo davanti al portiere per il gol decisivo. Difficile dire se la deviazione sia stata casuale o volontaria e, in quest’ultimo caso, se davvero l’intenzione del centravanti rossonero fosse quella di imbeccare il cileno in quel modo. Non è la prima volta, peraltro, che Lapadula “inventa” assist del genere. Lo aveva fatto a due minuti dalla fine contro il Cagliari, con una torsione ed un successivo inaspettato tocco da terra, ancora di sinistro, a smarcare Bacca. Ancora era andato a segno, addirittura di tacco, sempre di sinistro e spalle alla porta, risolvendo nel finale il match della Favorita contro il Palermo. Le caratteristiche di Lapadula ricordano quelle di un altro grande attaccante del passato che giocava in rossonero, guarda caso, proprio nel lontano 1972. Ci riferiamo ad Albertino Bigon, che in quella stagione fu prelevato, anche lui dai cadetti, per subentrare al grande Pierino Prati, eroe della seconda Coppa Campioni del Milan. Bigon si distinse quell’anno per alcuni gol incredibili, su tutti quello che, a 5 minuti dal termine, risolse il derby d’andata. Su rinvio di Burgnich dalla propria area il pallone rimpallò fortunosamente sul fondo-schiena di Bigon infilandosi alla destra del portiere Bordon e fissando il risultato finale sul 2-3 per i colori rossoneri. I tifosi che seguono oggi Lapadula non hanno ancora deciso se lo ricorderanno tra i grandi della storia rossonera o piuttosto tra gli “eroi di un giorno” o di una stagione, tuttavia lo apprezzano per il suo modo di giocare ed impegnarsi. Bigon fu soprannominato “sponda di bigliardo” per i suoi interventi: ci  aspettiamo che ci sia lui accanto a Gianluca, per consigliargli come tornare al gol. Magari proprio nel prossimo derby, di sponda e su un rinvio. Provaci ancora, Lapa !

Giancarlo Mele

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