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La partita di domani per molti sarà speciale. Aldilà del premio in palio, perché di mezzo c'è il cuore, e un passato con i colori ora avversari. Gli ex Milan nel Verona sono infatti una maggioranza: ben 8. E se Cassano non avesse gettato la spugna in estate, ora potevano essere pure uno in più. Il più noto che per tale ha pure lasciato maggiormente il segno nel suo trascorso al Diavolo, è Giampaolo Pazzini. Tre stagioni, non ricche di successi a dire la verità, ma positive a livello personale. In particolare la prima, nel 2012/13. Con Allegri in panchina segnò 15 gol in 30 presenze, una media di uno ogni due prestazioni. Alcune di queste reti più pesanti di altre, ad esempio quella al Marassi contro il Genoa, tra i fischi e con una gamba sola perché infortunato. Segnò e poi venne sostituito da Balotelli, che replicò nel secondo tempo. Gli anni successivi sono stati poi maggiormente complicati perché dovette subire un'operazione al ginocchio e la riabilitazione fu abbastanza lenta. L'ultimo anno, 2014/15, Pippo Inzaghi gli concesse solo scampoli di partite. Un po' come Pecchia adesso (792 minuti, in media 52 per presenza). Almeno però nella stagione attuale è andato a segno, sempre su rigore, già in quattro occasioni.
Un altro ex che tutti ricorderanno, perché deluse veramente tanto, è Alessio Cerci. Uno dei tanti giocatori offensivi fumosi che il Milan ha accolto negli ultimi anni. Il pubblico di San Siro lo contestò numerose volte, e mica solo per una chioma di capelli imbarazzante. Nei sei mesi milanisti segnò una sola rete, contro il Palermo. Un bottino molto scarno se paragonato con quello degli anni al Torino (8 un anno, 13 quello seguente). Tant'è che a fine anno il Milan non lo riscattò e torno all'Atletico Madrid. Quest'anno al Verona pare rinato, o almeno essere diventato uno dei trascinatori con 2 gol e 2 assist. I restanti sei sono meno importanti, alcuni hanno vestito i colori del Diavolo solo nelle giovanili o hanno giocato pochissimo in Prima Squadra. Questi sono Ferdinando Coppola (una carriera da terzo portiere), Michelangelo Albertazzi, Marco Ezio Fossati, Mattia Valoti e Simone Calvano. Discorso a parte per Gian Filippo Felicioli perché ancora di proprietà del Milan. Fassone e Mirabelli vorrebbero riportarlo a San Siro nei prossimi anni. Al momento ha giocato troppo poco però: 107 minuti.
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