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Champions League stagione 2009-2010, Milan-Zurigo 0-1: in quella partita, con la maglia della formazione svizzera, cominciava a farsi vedere il giovane laterale mancino Ricardo Rodríguez, classe 1992, . 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina, oltre a fornire questo aneddoto, ne ha tracciato un singolare ritratto: nato a Zurigo da papà spagnolo e mamma cilena, Ricardo Rodríguez, secondo Fredy Bickel, suo primo direttore sportivo “è nato per il calcio. Quando aveva 14 anni ho capito che avrebbe avuto una grande carriera”.
Portato in prima squadra, ha sottratto quasi subito il posto da titolare a Riccardo Magnin e poi ha spiccato il volo, destinazione Wolfsburg, dove si è fatto notare, nelle ultime quattro stagioni, come uno dei migliori esterni mancini bassi di tutta Europa. Ma non solo: perché, con il suo sinistro, Ricardo Rodríguez fa tutto. Tira angoli, punizioni, rigori e segna: in 4 anni, già 15 gol con la maglia biancoverde dei Lupi. Mica male per un difensore.
Ricardo Rodríguez, tra l'altro, è elemento duttile, ottimo tanto nel 4-3-3, quanto nel 4-2-3-1, e persino nel 3-5-2 che Vincenzo Montella ha proposto proprio nell'ultima gara di campionato del Milan, quella contro l'Atalanta. Viene descritto come ragazzo molto legato alla famiglia, ai due fratelli calciatori ed ad un … fratellino acquisito, vale a dire il piccolo Joey Meister, giovane tifoso del Wolfsburg, che, preso in simpatia dal giocatore della squadra tedesca, è stato accompagnato più volte in macchina dal campo di allenamento alla stazione del treno. Joey è arrivato a chiamare Ricardo Rodríguez “il mio migliore amico e tassista”.
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