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Riecco Biglia e Bonaventura: qualità e geometrie per ripartire

Luca Fazzini

Torneranno ad allenarsi domani Lucas Biglia e Giacomo Bonaventura, elementi di qualità della rosa di Montella, ancora alla ricerca di una svolta in questa stagione

L'infortunio contro lo Shkendija lo aveva tenuto lontano dai campi nell'inizio di stagione. Il 10 settembre, nella pesante sconfitta del Milan a Roma contro la Lazio, era iniziata la sua Serie A, ma l'avventura è durata poco. Lo scorso 22 ottobre, infatti, nella sfida contro il Genoa, ecco un nuovo stop muscolare che l'ha tenuto lontano dai campi per circa 20 giorni. Non è stato un avvio di stagione sorridente per Giacomo Bonaventura, uno dei pilastri del Milan di Vincenzo Montella lo scorso anno. Questa stagione, invece, complice i problemi fisici e la rivoluzione sul mercato apportata in estate da Fassone e Mirabelli, il numero 5 non è ancora riuscito a prendere per mano i rossoneri.

Domattina, a Milanello, Montella dirigerà il primo allenamento della settimana, al quale parteciperà anche l'ex Atalanta. Un rientro importante, in vista della delicata sfida di domenica al 'San Paolo' di Napoli, in cui i rossoneri saranno chiamati all'impresa nella speranza di dare continuità alla vittoria di domenica scorsa a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Ciò che è mancato in questa prima parte di stagione, infatti, sono la frizzantezza e la vivacità che giocatori come Bonaventura riescono a dare nell'arco dei 90', in grado di inventare la giocata in gare spesso bloccate.

La trequarti, inoltre, ha bisogno ancora di un padrone: Calhanoglu continua a non convincere e Suso gioca indubbiamente meglio sulla fascia. Il rientro di Jack, a questo proposito, può essere una svolta importante. Insieme a lui, tornerà domani ad allenarsi anche Lucas Biglia, che dovrebbe recuperare per la sfida di domenica. Dopo la doppia presenza di Riccardo Montolivo ad Atene e Reggio Emilia, dunque, l'ex Lazio tornerà in regia, provando a sbloccarsi definitivamente e a dare geometrie e qualità al gioco e alla manovra di un Milan sin qui troppo lento e spento.

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