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Riecco Bonaventura: l’infortunio è ormai alle spalle, il gol contro il Craiova lo certifica

Redazione

Dopo l'infortunio dello scorso gennaio, Giacomo Bonaventura si è ripreso il suo posto nel centrocampo del Milan, giocando da leader e segnando contro il Craiova

di Enrico Maggioni

In mezzo alle tante esaltanti novità regalate da un mercato da sogno, ed in attesa del grande attaccante che possa completare lo schieramento tattico di Vincenzo Montella, il popolo rossonero ritrova con grande piacere uno dei giocatori più amati per classe e senso di appartenenza, Giacomo Bonaventura.

Infortunatosi gravemente al tendine lo scorso gennaio nel match contro l'Udinese allo stadio Friuli, il numero cinque rossonero, operatosi in Finlandia, ha dovuto affrontare un lunghissimo periodo di riabilitazione che gli ha consentito di riassaggiare il campo solo a fine maggio con la prima squadra e ad inizio giugno con la formazione Primavera.

Le vacanze, coincise con un precoce rientro a Milanello a dimostrazione dell'attaccamento alla maglia rossonera, hanno restituito a Montella l'ottimo giocatore che tutti ricordavano. Jack ha disputato da titolare le gare amichevoli contro Dortmund e Bayern mostrando una condizione approssimativa ma mettendo in mostra la consueta classe, tanto da convincere l'Aeroplanino a confermarlo titolare anche nelle due gare di Europa League contro i romeni del Craiova.

L'impressione è che, nonostante il ricco mercato e l'abbondanza di alternative tra centrocampo e trequarti, ben difficilmente il tecnico rossonero si priverà del talento marchigiano, ieri alla sua seconda esperienza continentale, bagnata dal gol del momentaneo 1-0 a premio della sua costanza e dell'affetto che il pubblico rossonero gli riserva.

Bonaventura ha dimostrato ieri di star bene e di aver superato, anche mentalmente, i postumi del grave infortunio. Jack, schierato a metà campo con Locatelli e Kessié, ha infatti ripreso dove aveva terminato a gennaio: tocchi di prima e dribbling secchi, a conferma del talento da uomo dribbling che gli era valso, sino al terribile stop, il titolo di recordman della serie A.

La capacità di giostrare a centrocampo e di districarsi con abilità anche da esterno d'attacco fanno di Bonaventura un elemento cardine impiegabile con successo sia nel tradizionale 4-3-3 rossonero sia nel possibile 3-5-2 che Montella ha già provato con successo a Craiova.

A far aumentare le azioni dell'ex atalantino nel borsino dei potenziali titolari rossoneri c'è inoltre una evidente e schietta maturità che caratterizza Giacomo. Zero tatuaggi, moderato e saggio utilizzo dei social, Bonaventura, in recenti confronti con i giornalisti, ha ammesso tutti i limiti della rosa rossonera nella passata stagione ("Il sesto posto rispecchia il valore della rosa" le sue parole, ndr) e ha manifestato l'incredulità iniziale e il successivo entusiasmo per la campagna acquisti condotta dalla società.

Poche parole, ma di peso, anche sull'annosa questione del capitano: "Siamo tutti capitani, poi ogni gruppo in cuor suo elegge un leader" chiosa Jack, che elogia apertamente Bonucci (il prossimo capitano? ndr) e ritiene fondamentali la personalità e la preparazione di mister Montella per dare gioco e anima al rinnovato ed ambizioso gruppo rossonero.

Bonaventura campione vero, in campo e fuori, in grado di confermarsi fondamentale sia per i molteplici impegni del Milan, chiamato a fare bene in campionato e nelle coppe, sia come uomo spogliatoio, dove dovrà fungere da garante dei più profondi valori rossoneri di serietà ed attaccamento alla maglia.

 

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