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Risultato sì, condizione no: a Craiova, sprazzi di nuovo Milan

Daniele Triolo

In attesa della miglior condizione, il Milan trova una vittoria importante. Successo giunto con tecnica e sofferenza: il gioco arriverà più in là

Contava vincere. Ed il Milan ha vinto. Ieri sera, a Drobeta-Turnu Severin, casa (nonostante gli oltre 100 chilometri di distanza da Craiova) del CSU di Devis Mangia, grazie ad una prodezza, direttamente su calcio di punizione, di uno dei nuovi acquisti, il terzino sinistro svizzero Ricardo Rodríguez.

Ad onor del vero, non è stata propriamente un'ottima prestazione quella offerta da Riccardo Montolivo e compagni: innanzitutto, bisogna considerare come dinanzi c'è stato un avversario, seppur tecnicamente inferiore, che ha cominciato il suo campionato già da due settimane. La migliore condizione atletica dei rumeni si è avvertita, soprattutto, negli ultimi 20' di gioco, quando il Craiova ha tentato il tutto per tutto per pervenire al pareggio.

In quei frangenti, in particolare, si è vista la mano di Montella, passato con rapidità dalla difesa a quattro a quella a tre, con l'accentramento del match-winner Rodríguez al fianco del muro Mateo Musacchio e di un ritrovato Cristián Zapata, e lo sganciamento, sui lati, di Ignazio Abate e M'Baye Niang. Un compito poi toccato ai subentrati Andrea Conti e Luca Antonelli. Nel primo impegno ufficiale dell'anno, con il fiato corto, i rossoneri si sono allora compattati, hanno dimostrato un grande spirito di sacrificio e vinto una gara complicatasi con il passare dei minuti grazie alla capacità di soffrire già fatta intravedere in molte occasioni nella stagione trascorsa.

Non si poteva umanamente chiedere di più ad una squadra tornata soltanto qualche giorno fa dalla Cina e che ieri, in campo, aveva più di mezzo undici titolare nuovo di zecca. Per trovare il giusto amalgama, anche mediante l'inserimento degli altri calciatori ieri assenti, ci vorrà un po' di tempo, ma la strada, indubbiamente, è quella giusta. Anche perché, in Romania, il Milan non ha vinto soltanto giocando di difesa e contropiede: la squadra rossonera ha messo in risalto piccoli sprazzi della squadra che sarà e che, una volta entrata in piena forma, potrà far tremare qualsiasi contendente.

In primis: un solo intervento, ma decisivo, di Gianluigi Donnarumma, che, dopo qualche minuto di gioco, ha chiuso la porta in faccia, letteralmente, al Craiova, evitando il vantaggio rumeno e dopo un'estate piuttosto tribolata (eufemismo). I due nuovi difensori, Musacchio e Rodríguez (al di là della rete), sono sembrati essere due innesti di qualità in un reparto che, ormai da qualche anno, necessitava di un robusto restying. : a tratti ricorda Marcel Desailly (quando alza il muro davanti gli attaccanti avversari), a tratti un piccolo Yaya Touré (quando imposta, e pazienza per qualche errore di precisione).

Di tecnica, in questo Milan, seppur privo ieri di gente come Lucas Biglia, Suso e Hakan Çalhanoğlu, ce n'è in straordinaria abbondanza. Il bel gioco, come logica conseguenza, verrà. Con calma, lavoro e pazienza: partita dopo partita, a cominciare dal ritorno contro il Craiova di giovedì 3 agosto al 'Meazza'. Ed a quel punto, forse, Montella dovrà soltanto guidare la sua Ferrari verso l'obiettivo prefissato.

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