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Romagnoli, l’anno della maturità tra Milan e Nazionale

Stefano Bressi

Sembra finalmente arrivato l'anno della consacrazione definitiva di Romagnoli. Il centrale rossonero sembra cresciuto molto rispetto all'anno passato.

Estate 2015. Sinisa Mihajlovic chiede di investire un'ingente somma di denaro sul mercato per comprare un ragazzino di appena vent'anni. Silvio Berlusconi è scettico, servono 25 milioni, Adriano Galliani meno e insieme all'allenatore serbo tenta di convincere il Presidente a sborsare la somma. Alla fine è missione compiuta, anche grazie a un'intuizione di Galliani, che riesce a rateizzare il pagamento in cinque anni.

Ovviamente il giocatore in questione è Alessio Romagnoli. Il primo anno, complice un Milan poco solido e molto poco organizzato, mette in mostra delle doti, ma dà la sensazione di non essere ancora del tutto maturo. Mihajlovic, che tanto lo aveva voluto e che lo conosceva bene per averlo allenato ache alla Sampdoria, non riesce a fargli esprimere tutto il suo potenziale. Anche perché il suo partner difensivo cambia sempre: Alex, Cristian Zapata, Philippe Mexes... Insomma, Romagnoli c'è, si vede, ma non del tutto.

In estate il Chelsea tenta l'assalto: 40 milioni. Il Milan, che avrebbe potuto ricavare un'ottima plusvalenza, non ci pensa neanche: "No grazie". Inutili i successivi tentativi dei Blues. Lì per lì, vista la stagione appena conclusa, qualcuno ha avuto qualche dubbio sulla decisione del club di via Aldo Rossi. Sarebbe stato un modo per recuperare i soldi spesi e incassarne altri da spendere per un nuovo rinforzo.

La decisione, però, è stata di puntare ancora su Romagnoli, di dargli fiducia, di attendere. Scelta che si è rivelata corretta. La stagione attuale ha consacrato definitivamente l'ex difensore della Samp tra i grandi centrali del campionato italiano. Romagnoli ha messo in campo sempre tanta sicurezza, senza sbagliare praticamente mai. Non sarà stato eccezionale, ma è davvero difficile farsi venire in mente anche solo una sbavatura. L'asticella, che era rimasta bassa l'anno scorso, si è alzata di molto e sembra poter alzarsi ancora. Romagnoli è ormai un perno della difesa rossonera, anche perché stavolta a fianco ha sempre avuto Gabriel Paletta, con il quale forma una coppia formidabile. Tanta classe, tanta scioltezza non sono passati inosservati a Coverciano. Alessio è entrato ufficialmente anche nel giro della Nazionale e se per ora il posto è riservato alla BBC, Romagnoli inizia a far sentire il fiato sul collo. Il Milan, forse, ha trovato davvero il nuovo Alessandro Nesta.

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