Ci sono tanti motivi per cui Vincenzo Montella può sorridere dopo Sassuolo-Milan. Il primo, senza dubbio, è la vittoria, ottenuta dopo un periodo difficile e utile per salvare quel posto in panchina che iniziava ad essere messo troppo in dubbio. Il secondo è l'aver ritrovato alcuni elementi chiave del proprio scacchiere: da Bonucci a Kessié, passando per Montolivo e Romagnoli. Già, Alessio Romagnoli, decisivo con il gol dell'1-0 (quarto gol realizzato di testa sugli sviluppo di un corner sui cinque segnati in Serie A). Nella gara contro i neroverdi, l'ex Sampdoria ha confermato i miglioramenti già mostrati nelle ultime sfide: una notizia senza dubbio positiva per Montella, che ritrovando due elementi fondamentali della retroguardia (l'altro è, come detto in precedenza, Bonucci) potrà dormire sonni più tranquilli.
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Romagnoli, l’equilibratore: tatticamente importante per le sorti rossonere
La gara di domenica, inoltre, ha evidenziato un altro fattore, legato alla duttilità del difensore. Romagnoli, infatti, ha giocato da terzo di difesa, insieme a Bonucci e Zapata, in fase di possesso palla, quando il Milan attaccava. In fase di non possesso, invece, l'ex Samp si è trasformato in terzino sinistro, con l'ex Juve e il colombiano centrali e Calabria (successivamente, dopo l'infortunio di quest'ultimo, Abate) che agivano da terzini a destra. Un doppio ruolo importante, coperto con intelligenza e ordine dal numero 13, che già in precedenza, ai tempi di Mihajlovic, aveva provato a giocare in quella posizione.
Il passo non è sicuramente quello di un terzino: innegabile il fatto che un giocatore come Ricardo Rodriguez sia più propositivo in fase offensiva e abbia più inclinazione a giocate come il cross dalla fascia. Le caratteristiche del 22enne, però, permettono a Montella di giocare comunque con tre centrali di ruolo, certo di organizzazione e copertura in fase di difesa. Tra i tanti motivi per cui sorridere, dunque, c'è anche Alessio Romagnoli. La crescita è solo all'inizio, ma i miglioramenti, dal punto di vista della prestazione, della tattica (e, perchè no, anche realizzativi) sono evidenti.
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