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Romagnoli, l’equilibratore: tatticamente importante per le sorti rossonere

Romagnoli Sassuolo Milan
Alessio Romagnoli continua il suo momento di crescita fisica e tattica: come con Mihajlovic, infatti, ha giocato da quarto di difesa in fase di non possesso

Luca Fazzini

Ci sono tanti motivi per cui Vincenzo Montella può sorridere dopo Sassuolo-Milan. Il primo, senza dubbio, è la vittoria, ottenuta dopo un periodo difficile e utile per salvare quel posto in panchina che iniziava ad essere messo troppo in dubbio. Il secondo è l'aver ritrovato alcuni elementi chiave del proprio scacchiere: da Bonucci a Kessié, passando per Montolivo e Romagnoli. Già, Alessio Romagnoli, decisivo con il gol dell'1-0 (quarto gol realizzato di testa sugli sviluppo di un corner sui cinque segnati in Serie A). Nella gara contro i neroverdi, l'ex Sampdoria ha confermato i miglioramenti già mostrati nelle ultime sfide: una notizia senza dubbio positiva per Montella, che ritrovando due elementi fondamentali della retroguardia (l'altro è, come detto in precedenza, Bonucci) potrà dormire sonni più tranquilli.

La gara di domenica, inoltre, ha evidenziato un altro fattore, legato alla duttilità del difensore. Romagnoli, infatti, ha giocato da terzo di difesa, insieme a Bonucci e Zapata, in fase di possesso palla, quando il Milan attaccava. In fase di non possesso, invece, l'ex Samp si è trasformato in terzino sinistro, con l'ex Juve e il colombiano centrali e Calabria (successivamente, dopo l'infortunio di quest'ultimo, Abate) che agivano da terzini a destra. Un doppio ruolo importante, coperto con intelligenza e ordine dal numero 13, che già in precedenza, ai tempi di Mihajlovic, aveva provato a giocare in quella posizione.

Il passo non è sicuramente quello di un terzino: innegabile il fatto che un giocatore come Ricardo Rodriguez sia più propositivo in fase offensiva e abbia più inclinazione a giocate come il cross dalla fascia. Le caratteristiche del 22enne, però, permettono a Montella di giocare comunque con tre centrali di ruolo, certo di organizzazione e copertura in fase di difesa. Tra i tanti motivi per cui sorridere, dunque, c'è anche Alessio Romagnoli. La crescita è solo all'inizio, ma i miglioramenti, dal punto di vista della prestazione, della tattica (e, perchè no, anche realizzativi) sono evidenti.

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