Alessio Romagnoli si è confermato un punto di forza della retroguardia rossonera, con la capacità di essere decisivo anche in zona-gol come si è visto nell'ultimo Derby. Il bilancio dell'annata è sostanzialmente positivo: "Un paio d'infortuni mi hanno frenato, però ho esordito nella Nazionale maggiore e soprattutto ho alzato al cielo la Supercoppa Italiana, il mio primo trofeo".
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Romagnoli: “Soddisfatto della stagione, sul gol nel Derby…”
Partiamo dalle tue vere passioni. Oltre al calcio, come vedi il campionato di Moto GP? So che sei un grande appassionato e hai il 46 tatuato...
"Si, sono un appassionato e ho il tatuaggio. Non ho tanti miti, non seguo tante persone, ma Valentino Rossi è uno che ammiro. In tutto: come personaggio, come pilota, come professionista e per il fatto che a 38 anni corre ancora contro gente molto più giovane di lui. Spero per lui che possa essere l'anno giusto per il decimo mondiale".
Invece con la Formula 1? Stessa passione?
"Si, la seguo moltissimo e sono un ferrarista".
Che differenze trovi tra il calcio e le corse? Ti trasmettono la stessa adrenalina?
"Nei motori penso ci sia più adrenalina rispetto al calcio... se vai su un'auto che arriva a 250 km/h in un secondo penso che sia il massimo. E poi ci sono i sorpassi... quando ne fai uno è scarica, magari dopo che lo hai cercato per un paio di giri o per un rettilineo intero. Il calcio è molto diverso".
Passando al calcio, puoi fare un bilancio della tua stagione?
"È stata una buon stagione, ho giocato spesso. Meno dell'anno scorso nel club, perchè ho avuto un paio di infortuni che mi hanno frenato... però ho esordito nella Nazionale maggiore e soprattutto ho alzato al cielo la Supercoppa Italiana, il mio primo titolo".
Qualcuno dei tuoi compagni ti ha sorpreso particolarmente ed è cresciuto molto in campo e fuori?
"Siamo un gruppo molto giovane, con molti margini di crescita che hanno già cominciato a manifestarsi. Locatelli, Suso e Calabria sono i primi numeri che mi vengono in mente".
Che cosa ti aspetti per il prossimo anno, a livello individuale?
"Mi piacerebbe giocare il Mondiale".
L'esordio in Nazionale è un'emozione diversa rispetto ai primi passi in Serie A?
"Nemmeno tanto. Ho provato a pensarci il meno possibile, era una partita importante per le qualificazioni, contro la Spagna. È stato bello ma non mi sono emozionato più di tanto, ho cercato di rilassarmi".
Il gol nel derby te lo sei goduto dopo?
"Si, al momento perdevamo 2-0, appena ho segnato sono tornato indietro per cercare di riprendere subito il gioco e pareggiare, come poi è avvenuto".
Penso che sia una bella soddisfazione pareggiare così, soprattutto dopo la beffa dell'andata...
"Gli abbiamo restituito quello che ci avevano combinato all'andata. È stata una grande emozione e sono felice che il mio gol sia stato fondamentale, a 7 minuti dalla fine... non era facile".
Una domanda su Totti, tuo ex compagno e simbolo del calcio: cosa ne pensi del suo utilizzo così ridotto nell'ultima stagione alla Roma?
"È stata una stagione anomala rispetto alle sue abitudini. Lo reputo uno tra i più forti giocatori italiani, se non il più forte in assoluto. Anche come persona, è genuino e squisito. Fa male vederlo fuori, ma queste sono state scelte dell'allenatore e nessuno può dire nulla".
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Fonte: acmilan.com
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