La tanto invocata moviola in campo, molto presto diventerà realtà: "Non si può tornare indietro, ma adesso la tecnologia in aiuto agli arbitri è una realtà. Stiamo sperimentando per trovare il giusto equilibrio. Abbiamo già fatto passi avanti e ne faremo altri. La Var, però, non sostituirà chi scende in campo. Solo gli episodi chiave entrano nel raggio d'azione della moviola". Sono parole di Roberto Rosetti, ex arbitro e responsabile del progetto Var, ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport".
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Rosetti: “Obiettivo: Serie A con la moviola dal 2018”
Quando ha capito che la tecnologia può aiutare il calcio: "La scorsa estate, durante il raduno degli arbitri di Serie A. Ho chiesto loro di pensare ai tre errori più grandi che avevano commesso e poi gli ho chiesto se con la tecnologia le sviste sarebbero rimaste".
Le risposte: "Solo otto casi erano interpretabili e quindi la Var non avrebbe cambiato nulla. Negli altri casi la svista sarebbe stata tolta, con grande beneficio per tutti. Parlo per esperienza personale..."
Sull'esperienza personale: "La mia carriera si è chiusa ai Mondiali 2010 per un netto fuorigioco di Tevez non visto in Argentina-Messico. Ci mandarono a casa, altrimenti forse avremmo diretto la finale".
Sull'errore dell'arbitro: "Una volta faceva parte del gioco, ora la tv manda in diretta in tempo reale le azioni contestate. La goal line ha dimostrato come sia possibile evitare inutili problemi. Va capito il raggio d'azione della Var".
Il raggio d'azione della Var: "Si può intervenire solo su episodi chiari, non interpretabili. Devono essere episodi decisivi per una partita, come i gol, i rigori, gli scambi di persona e le espulsioni. Tutto il resto è fuori. C'è dell'altro".
Sul resto: "La tecnologia è gestita dagli arbitri con l'aiuto di un operatore qualificato. Non può essere un giocatore o un allenatore a chiedere la moviola. Sarà un paracadute per chi dirige".
Sul funzionamento: "Due arbitri visionano le riprese tv: in alto c'è la diretta e sotto un monitor dove ripassa la stessa immagine tre secondi dopo. Se c'è qualcosa di sospetto il Var può rivedere subito l'azione e se ha ancora il dubbio può chiedere all'operatore le migliori 4 inquadrature per valutare. Poi se il responso è diverso da quello del campo scatta l'avviso".
Cosa deve fare chi arbitra: "Se c'è un episodio dubbio è meglio fermare il gioco per evitare guai".
Sull'esempio del rigore Ronaldo-Iuliano: "Esatto, quello è un caso che è stato usato come esempio. L'azione andava stoppata. Ma spesso il gioco è già fermo per proteste o altro".
Sui dati: "Dall'inizio del test in Italia sono state osservate 31 partite e 235 azioni sospette. Il tempo medio per arrivare a una decisione è di 27,2 secondi. Davvero pochi, facendo un confronto".
Sul confronto: "Nella Copa America 2016 è stato convalidato un gol di mano al Perù col Brasile eliminato. Gioco fermo per quasi 4 minuti, alla fine presa la decisione sbagliata. Con la moviola sarebbe bastato molto meno per evitare l'errore".
Sulle correzioni che sarebbero state fatte: "Avremmo cambiato solo 9 decisioni. Cià significa che le altre 226 erano corrette".
L'arbitro come deve comportarsi: "Penso sia giusto che alla fine sia il direttore di gara a prendersi la responsabilità andando a guardare il video. In Olanda è andata così. Ma può anche fidarsi del collega".
Sul possibile comportamento dei giocatori in Italia: "Nessuno potrebbe avvicinarsi, pena l'ammonizione immediata. Poi stiamo valutando dove posizionare la postazione tv, forse la scelta migliore è la parte opposta alle panchine".
Sulle immagini disponibili: "Sono le stesse delle tv, ma noi possiamo scegliere in autonomia il replay da prendere. E se porta a un cambio di decisione si potrebbe far vedere anche ai telespettatori e magari a chi è allo stadio. Stiamo valutando".
Sul giallo a De Paul contro il Milan: "Sono casi da Var, chiari e non interpretabili. Al contrario del fallo di mano di Iago Falque non fischiato in Torino-Fiorentina. È stato considerato involontario, valutazione soggettiva, non sindacabile".
Sulla moviola in Serie A: "Lavoriamo per avere la moviola a partire dal 2018/19. Vanno migliorate tante cose, ma siamo sulla buona strada".
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