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Sampdoria, lezione al Milan: rossoneri in panne

L'azione del gol di Duvan Zapata
Un bruttissimo Milan per 2-0 a Genova contro i blucerchiati. Gol di Duvan Zapata e Alvarez. Prestazione oscena degli uomini di Montella.

Stefano Bressi

Una lezione di calcio completa, fornita gratuitamente da Marco Giampaolo. La sua Sampdoria ha letteralmente dominato il Milan, mostrando quanta differenza ci sia a oggi tra le due formazioni. Il risultato, probabilmente, non rende neanche l'idea dei reali valori in campo. La classifica vede i genovesi dietro al Milan di un punto, ma da recuperare c'è la partita contro la Roma. La zona Champions League, al momento, sembra più a portata dei blucerchiati che di questo brutto Milan. Di norma, le impressioni che i rossoneri raccolgono a Genova a inizio stagione sono indicative: due anni fa persero contro il Genoa e si capì che il Milan di Sinisa Mihajlovic non avrebbe fatto bene; un anno fa ha vinto con gol di Carlos Bacca e si è capito che l'Europa League era a portata di mano. Il disastro di ieri, scrive La Gazzetta dello Sport, è il segnale di un motore che sta andando in avaria. L'auto va portata subito in officina. Vincenzo Montella ha colpe evidenti e, a fine settembre, il fatto che sia un gruppo nuovo non può più bastare come scusa. Manca un'idea di gioco e non sembra neanche esserci spirito di gruppo. I rossoneri sembra non sappiano bene cosa fare. Finora sono arrivate vittorie solo con avversari di basso livello. Appena alzata l'asticella, due batoste. La Champions è lontana, bisogna dare una svolta.

Dopo la brutta sconfitta dell'Olimpico, tutti hanno cercato una causa, che era stata individuata nella difesa a 4. Con il passaggio alla difesa a 3 sembrava tutto risolto, anche perché come detto si sono affrontati avversari di basso livello. Contro una squadra organizzata come la Sampdoria, però, il terzetto difensivo non ha retto. Sarebbe sbagliato, però, addossare le colpe alla difesa. La vittoria blucerchiata nasce a centrocampo, dove ha sovrastato il Diavolo. Gaston Ramirez ha imbrigliato Lucas Biglia e Dennis Praet ha annientato Franck Kessiè. L'asse di destra rossonero è stato continuamente preso d'imbucata. Il rombo di centrocampo di Giampaolo è parso invalicabile. Nel primo tempo il Milan non ha fatto assolutamente nulla, con i lanci di Leonardo Bonucci come unico sbocco. Zero tiri, con l'unica potenziale occasione di Nikola Kalinic, anticipato dal portiere genovese. Nella ripresa Montella ha ordinato ai suoi di alzare il baricentro per bloccare sul nascere le avanzate doriane. Sembrava funzionare. Poi i rossoneri, però, hanno impacchettato il gol dell'1-0 a Duvan Zapata, servito dal dirimpettaio Cristian. Montella è così passato al 3-4-1-2 con Hakan Calhanoglu dietro due punte, ma a Giampaolo è bastato inserire Alvarez per trovare il 2-0 in venti secondi.

Il match di ieri, però, non è solo demeriti del Milan. Nonostante le partenze di Patrik Schik e Luis Muriel, la Sampdoria continua a giocare un bel calcio, grazie all'impianto tecnico-tattico di Giampaolo, sempre solidissimo. La difesa a 4 si muove in modo perfetto, il centrocampo coniuga dinamismo e tecnicismo. Peccato che il raccolto, almeno per ora, sia un po' inferiore alla semina. Anche ieri, il primo tempo si è concluso 0-0 e la partita è stata sbloccata nel momento peggiore della Samp. In ogni caso, il match di ieri dice che la Sampdoria è una squadra, il Milan no.

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