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Sassuolo-Milan, le pagelle: Suso il migliore, male Kalinić

Jesus Suso Sassuolo-Milan
Lo spagnolo Jesús Suso sempre più leader del Milan di Vincenzo Montella: è stato il migliore in campo anche al 'Mapei Stadium': voti e giudizi rossoneri

Daniele Triolo

Ieri sera, al 'Mapei Stadium' di Reggio Emilia, il Milan è tornato a vincere: e panchina di Vincenzo Montella, per ora, salva. I rossoneri si sono rilanciati nelle zone europee della classifica di Serie A grazie, soprattutto, alle prodezze del loro giocatore più forte, lo spagnolo Jesús Suso che, questa mattina, ha ricevuto la palma di migliore in campo da 'La Gazzetta dello Sport'.

Il numero 8 rossonero è stato premiato con un 7 pieno così motivato: “Si svelò al mondo rossonero due anni fa, proprio in quella porta, in un'amichevole primaverile giocata contro la Reggiana. Ora è diventato un giocatore vero ed il Milan dipende da lui come un subacqueo dal respiratore. Repertorio inesauribile”.

Promossi anche Gianluigi Donnarumma (“Salva la patria con il muro su Mazzitelli dopo 15'”), Leonardo Bonucci (“Ha sgombrato la testa a fatti e non a parole: bene ad Atene e bene ieri”), Alessio Romagnoli (“Inserimento premiato, gol importantissimo”), Franck Kessié (“Si porta a spasso mezzo Sassuolo”), Fabio Borini (“Fa di tutto, da destra a sinistra, senza problemi”), Manuel Locatelli (“Ingresso convincente”) ed il tecnico Montella (“Qualche problemino è stato risolto, si può uscire dall'apnea”), premiati con un 6,5.

Sufficienza piena, voto 6, per Cristián Zapata, Riccardo Montolivo, Hakan Çalhanoğlu e Ignazio Abate, mentre non hanno ricevuto voto Davide Calabria, uscito troppo presto per infortunio, e Luca Antonelli, entrato troppo tardi per far tirare il fiato a Borini. Nota dolente della serata rossonera? La prestazione del centravanti croato Nikola Kalinić, votato da 'La Gazzetta dello Sport' come peggiore in campo. L'ex fiorentino ha preso 5: “Consigli vola come Superman a smanacciargli via il colpo di testa dalla porta, ma in realtà più che la prodezza del portiere resta impresso l'errore del croato. Quelli, per un centravanti, sono gol da fare senza se e senza ma. Sbatte a ripetizione contro la difesa emiliana”.

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