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Schiena dritta e obiettivi chiari: ecco il nuovo corso del Milan

Fassone Mirabelli Milan
L'aria a Casa Milan sembra cambiata. Fassone e Mirabelli mantengono "la schiena dritta". Dopo diversi anni, il Milan torna a fare la voce grossa.

Redazione

Aria nuova a Casa Milan. L’avvento della proprietà cinese, rappresentata operativamente da Marco Fassone nella veste di Amministratore Delegato e Massimiliano Mirabelli come Direttore Sportivo, ha radicalmente mutato atteggiamenti e scenari cui i tifosi rossoneri erano abituati da anni.

Idee chiare e ferrea programmazione: Fassone e Mirabelli mantengono la barra salda e dritta nella gestione delle attività che sembrano programmate – e di conseguenza realizzate – con metodo scientifico. Gli incontri pre-closing con dirigenti e procuratori, la rivoluzione nello staff, la creazione di Milan China e il “Voluntary Agreement” da tempo concordato con l’Uefa sono sono alcuni dei piani operativi messi in atto in questi pochi mesi ma assolutamente sintomatici della perfetta macchina organizzativa messa in opera.

L’evoluzione della vicenda Donnarumma è uno splendido esempio di questa puntuale organizzazione: lungi dal cedere ai ricatti del procuratore Mino Raiola, Fassone e Mirabelli, coadiuvati da Vincenzo Montella chiamato a svolgere attività diplomatica presso la famiglia del portierone stabiese, sono riusciti nella sorprendente impresa di mettere i Donnarumma contro il potente agente che è dovuto mestamente ritornare sui propri passi.

Senza ripensamenti, con la forza di chi sa di aver operato con trasparenza, e con tifosi e critica schierati apertamente dalla loro parte, Fassone e Mirabelli hanno accolto il figliol prodigo Donnarumma che ha accettato l’offerta di rinnovo della società garantendo per sé e per il fratello Antonio ingaggi monstre ed accettando di sposare un progetto tecnico significativo.

Seppur coinvolto in questa estenuante vicenda, il popolo rossonero non ha ovviamente perso di vista lo scoppiettante tourbillon di acquisti e trattative che caratterizzano l’estate milanista. Gli otto nuovi arrivi, suggeriti dall’Aeroplanino e volti a puntellare tutti i settori del campo, e le numerose e complesse trattative in corso, dimostrano una volta di più la volontà di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo.

Il corposo budget a disposizione di Fassone e Mirabelli, sin qui impiegato per ottimi prospetti di sicuro avvenire, potrebbe ora essere utilizzato per campioni affermati (Bonucci, Biglia ed Aubameyang sono gli ultimi top player associati ai rossoneri) per regalare a Vincenzo Montella quegli uomini in grado di portare a Milanello esperienza e mentalità vincente, così da poter iniziare rapidamente un ciclo di successi.

Tuttavia la società, ben consapevole dell’entusiasmo e delle aspettative, preferisce mantenere i piedi ben piantati a terra. Fassone si è ben guardato dal pronunciare la parola scudetto: la squadra è stata costruita per arrivare ad uno dei quattro posti validi per la Champions League disponibili dalla prossima stagione, conscio della possibilità, che ci sia augura remota, che gli innesti realizzati possano produrre con qualche ritardo i frutti desiderati.

Le ambizioni della proprietà sono ben note anche a Montella, il quale, dopo aver chiesto e ottenuto il rinnovo contrattuale che sancisce il clima di armonia con AD e DS, predica umiltà e lavoro: l’Aeroplanino sa bene che il tempo degli alibi è terminato, ma non sente la pressione asfissiante tipica di chi deve vincere subito e per forza.

Obiettivi ben delineati allo scopo di dare puntuali indicazioni alla squadra e certezze ai tifosi, per troppo tempo blanditi da slogan e speranze di Champions puntualmente disilluse. Il vento è cambiato, ha inizio un nuovo corso che si preannuncia ricco di soddisfazioni.

Enrico Maggioni

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