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Sconcerti: “Il Milan non è una big. Ecco qual è stato l’errore”

Donato Bulfon

Il giornalista Mario Sconcerti, ha così parlato a TMW Radio della situazione del Milan dopo l'esonero di Montella

Il noto giornalista sportivo, Mario Sconcerti, ha così parlato del momento del Milan a "TMW Radio", nel giorno dell'esonero di Montella: "I fischi di San Siro dopo il pari con il Torino sono stati decisivi, con la società che ha così capito che era il momento giusto per decidere. Montella poteva fare di più, con giocatori forse sopravvalutati ed una dirigenza giovane. E' mancato un team, cioè il "fare squadra insieme alla squadra". Kalinic? L'errore è stato considerare il Milan una big sin da subito. I rossoneri hanno Kalinic, André Silva e Cutrone, ma tutte le big hanno un grande attaccante. Nel complesso si sentiva il bisogno di ritrovare il Milan, con una sua rinascita. Secondo me arriverà sesto, sotto ai programmi. Ora Fassone e Mirabelli sono per la prima volta da soli, senza il filtro dell'allenatore, e devono rendere conto pubblicamente del loro operato. Vediamo se saranno in grado di farlo. Gattuso? Per arrivare in Champions ovviamente non basterà, anche perché non dipende più dal Milan. Si devono fermare le altre squadre. Il Milan è una buona squadra, ma credo non possa andare oltre il sesto posto. Non è per cattiveria, solo che ci sono 5 squadre migliori di quella rossonera".

 

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