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Se il Milan va sotto non vince: Montella non le ribalta

Kessie Montella Samp-Milan
Ogni volta che i rossoneri subiscono il gol dello svantaggio, con Montella poi perdono. Solo l'anno scorso con il Crotone c'è stata la rimonta da tre punti.

Stefano Bressi

Il Milan non c'è ancora. La sconfitta di ieri lo ha reso evidente. Manca tatticamente, ma anche mentalmente. Le due sconfitte stagionali dicono la stessa cosa: se i rossoneri passano in svantaggio, perdono. È successo con la Lazio ed è successo con la Sampdoria. Nessun tipo di reazione. Anzi, le cose si sono messe anche peggio con il passare dei minuti. Tendenza, questa, che prosegue dello scorso anno. Con Vincenzo Montella in panchina, una volta sotto, al massimo la si pareggia.

In questo anno e qualche mese con l'Aeroplanino in panchina, infatti, i rossoneri sono riusciti a ribaltare il risultato vincendo dopo essere passati in svantaggio solo una volta: a San Siro contro il Crotone. Era il 4 dicembre 2016 e il gol vittoria arrivò a cinque dalla fine, siglato da Gianluca Lapadula. I rossoblù erano passati in vantaggio con Diego Falcinelli e aveva pareggiato Mario Pasalic. Di mezzo anche un rigore sbagliato da M'Baye Niang. Tutte le altre volte, escluse le coppe, il Milan di Montella è passato in svantaggio 16 volte, da cui sono scaturiti solo 6 pareggi e ben 10 sconfitte, sottolinea La Gazzetta dello Sport.

In quelle dieci sconfitte, inoltre, solo in tre occasioni è stato raggiunto, almeno momentaneamente, il pari: con la Juventus allo Stadium, con il Cagliari e con il Napoli. Per il resto, dunque sette volte, se segnano gli altri il Milan crolla del tutto. Limite di Montella, reso evidente anche dai due KO di questa stagione, tanto da rendersene conto da solo, quando dice che è colpa sua se non si è accorto che la squadra era scarica mentalmente. Cambi spesso ritardati, anche ieri: solo oltre la mezzora del secondo tempo e dopo aver subito gol ha inserito Patrick Cutrone e Hakan Calhanoglu passando al 3-4-1-2, senza risultati. Idem all'Olimpico, quando sotto per 2-0 a fine primo tempo si è ripresentato con lo stesso undici e ha cambiato solo sul 4-0. Bisogna migliorare anche questo aspetto, perché non si può più fallire e in campionato arrivano Roma e Inter. In caso di sberle non si può crollare.

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