Fino alla gara con il Genoa e fino alla sosta per le Nazionali del 26 marzo, il Milan del girone di ritorno era stato tutto sommato in linea con quello del girone d'andata. Quella sosta invece è una sorta di spartiacque. Il Milan torna dalla domenica di inattività, pareggiando in maniera inopinata a Pescara e cadendo nel "trappolone" di intensità e di tattica preparato da Zeman. È il segnale d'inizio di due mesi, quelli finali, non entusiasmanti, ma dopo Doha e dopo i nove uomini vittoriosi di Bologna, la squadra riesce lo stesso a conquistare una nuova, grande, emozione.
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Season review: Inter-Milan 2-2, è delirio rossonero
Sono i giorni vorticosi del closing, l'accordo definitivo del 13 aprile, la conferenza di presentazione del nuovo CdA del 14 aprile con la visita del presidente Yonghong Li a Milanello, quindi il Derby del 15 aprile, il sabato di Pasqua. Come sempre accade nei Derby, chi sbaglia le prime occasioni da rete poi prende gol. È successo al Milan, subito pericoloso, ma senza gol all'attivo. Ecco allora che su un rilancio Candreva porta avanti l'Inter. Sbandamento rossonero e Icardi infierisce. Sullo 0-2 i tifosi rossoneri ci credevano poco, ma i giocatori hanno continuato a proporre, a giocare, a vivere la partita. Il miraggio del pareggio inizia a prendere forma con Romagnoli, ma diventa tutto vero con Zapata, una emozione forte, violenta, selvaggia, bellissima.
Fonte: acmilan.com
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