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Il Milan è un cantiere aperto. I tifosi direbbero ormai da troppo tempo, ma la colpa stavolta non può essere data né all'allenatore né tanto meno alla dirigenza. Se in passato erano state prese decisioni sbagliate sugli uomini da far sedere in panchina, stavolta la scelta di Vincenzo Montella si è rivelata più che mai azzeccata. L'Aeroplanino sta portando dei risultati anche insperati e sta dimostrando di saper gestire il gruppo nel migliore dei modi.
La stagione probabilmente si potrebbe considerare positiva, a rovinare tutto però c'è il fattore closing, che viene continuamente rinviato e non lascia sereni i tifosi milanisti. In difesa dell'attuale proprietà è sceso più volte in campo proprio Montella, che si è tolto un po' di meriti per quanto riguarda la capacità di tenere la squadra concentrata sul campo e li ha dati anche e soprattutto ad Adriano Galliani.
L'amministratore delegato rossonero è rimasto, nonostante tutto, una figura presentissima a Milanello, sempre vicino all'allenatore e alla squadra, sempre pronto a sostenere i giocatori e a controllare che tutto vada per il meglio. Anche le cene continue con Montella sono la prova di un interesse mai sopito per le sorti del Milan. La proprietà, del resto, non ha mai fatto mancare nulla. Scherzando (ma neanche troppo), Montella ha anche detto che in rossonero non gli è mai successo che non arrivasse uno stipendio, mente altrove sì.
Insomma, finchè il Milan continuerà a essere gestito da Galliani e Silvio Berlusconi, i tifosi possono stare sereni, almeno sotto l'aspetto dell'amore e dell'interesse per la squadra. Anche le telefonate del Presidente, per quanto spesso criticate dai tifosi, possono essere considerate un atto d'amore per la squadra. Un modo per dimostrare il proprio interesse.
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