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Ieri sera, allo stadio 'Santiago Bernabéu' di Madrid, l'Italia di Gian Piero Ventura è naufragata, soccombendo con un netto 3-0, al cospetto della Spagna di Julen Lopetegui, nel big match del Gruppo G della zona europea di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. Con questi tre punti, le 'Furie Rosse' hanno staccato gli azzurri di tre lunghezze in vetta al girone, 19 punti contro i nostri 16, ma, soprattutto, allungato il passo in termini di scontri diretti e di differenza reti: il torneo iridato, per la Spagna, ora è davvero ad un passo mentre l'Italia, per staccare il pass per i Mondiali della prossima estate, dovrà giocoforza affrontare l'agonia dei playoff tra le seconde classificate. Sempre sperando che, nelle tre partite rimanenti contro Israele (5 settembre), Macedonia (6 ottobre) e Albania (9 ottobre) non vengano commesse sciocchezze.
Ventura ha presentato gli azzurri con il consolidato 4-2-4: modulo aggressivo, però, soltanto sulla carta, poiché gli interpreti italiani sono stati presi d'assalto ed annichiliti, sin dai primi minuti, dalla compagine in maglia rossa. Marco Verratti ha fatto subito capire come non sarebbe stata la sua serata rimediando un giallo dopo appena 2', mentre l'ossatura difensiva della nostra Nazionale, composta dal neo-milanista Leonardo Bonucci e dal baluardo Gianluigi Buffon ha mostrato scricchiolii preoccupanti: al 13' fallo del numero 19 al limite dell'area di rigore, punizione magistrale di Isco e palla in rete per il vantaggio spagnolo, con Buffon in evidente e considerevole ritardo sulla conclusione dell'asso del Real Madrid.
L'Italia, seppur dominata sul piano del palleggio, ha abbozzato una timida reazione, concretizzatasi in un paio di spunti di Antonio Candreva a destra ed in un colpo di testa, ben neutralizzato da David De Gea, del torinista Andrea Belotti nella fase centrale della prima frazione di gioco. Soltanto un lampo e nulla più, però, che non ha spaventato poi più di tanto la Spagna: la 'Selección' ha fatto il bello ed il cattivo tempo, approfittando anche di un asse di sinistra azzurro, formato dagli evanescenti Lorenzo Insigne e Leonardo Spinazzola, totalmente fuori fase. Al 40' Isco (ancora lui), ha preso palla sulla trequarti, avanzato e preso la mira, fulminando Buffon sul palo più lontano. 2-0 Spagna e gara virtualmente in ghiaccio.
Nella ripresa ci sarebbe aspettata la reazione azzurra, ma, se possibile, gli spagnoli hanno nascosto ancora di più il pallone agli avversari, rimarcando, qualora mai ce ne fosse stato bisogno, di essere nettamente più forti tanto tecnicamente quanto, è doveroso ammetterlo, tatticamente, poiché hanno saputo difendere e ripartire da squadra, al contrario dell'Italia, ieri sera apparsa piuttosto 'slegata' tra i reparti nella cattedrale del fútbol madrileno. Nel finale di gara c'è stata gloria anche per l'ex juventino Álvaro Morata, subentrato a 'Don' Andrés Iniesta, che ha siglato, con un tap-in sotto porta, il definitivo 3-0 su assist di Sergio Ramos. Spagna ai Mondiali, Italia rimandata agli spareggi.
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