di Valerio Paini
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Suso e Bonaventura penalizzati dalla tattica: il Milan può rinunciare a loro?
Nell'evoluzione del Milan 2017/2018, da quello sontuoso del ricco mercato estivo, passando per quello positivo dell'Europa League, fino a quello stentante e in difficoltà del campionato, si è sempre notata una costante, ossia la difficoltà di Vincenzo Montella nel trovare la soluzione più adatta per costruire una squadra convincente intorno al nuovo modulo prescelto: il 3-5-2. Oltre agli aggiustamenti tattici necessari e al tempo che, per forza di cose, serve per metterli in atto e far sì che tutta la squadra riesca ad assorbirli, chi, in questo momento della stagione, sembra stia trovando più difficoltà sono i giocatori simbolo della passata stagione, coloro ai quali era stata affidata la maggior parte dei compiti offensivi di costruzione e rifinitura del gioco rossonero: Suso e Jack Bonaventura.
I due stanno vivendo momenti diversi, come sono diversi i motivi che stanno creando loro grattacapi nell'approcciarsi a questo nuovo modulo. Il centrocampista italiano è reduce da due infortuni, quello lungo e pesante della fine della passata stagione e quello di fine agosto che ne ha rallentato fortemente il pieno rientro nella migliore condizione fisica. La sua posizione in campo, quella che vorrebbe Montella, è di mezzala sinistra nei cinque di centrocampo, quindi non un inedito rispetto alla posizione che ricopriva la scorsa stagione dove agiva da interno di centrocampo con il compito di alzarsi spesso sulla trequarti per disturbare la costruzione avversaria, soprattutto nelle fasi di pressing alto, oppure in fase offensiva per agire a mo' di trequartista. La condizione non ottimale e la concorrenza di Çalhanoğlu lo stanno rallentando, però, con il derby da titolare alle porte, potrebbe esserci una svolta.
L'attaccante spagnolo invece sta vivendo un momento molto particolare: ha appena rinnovato il suo contratto con il Milan fino al 2022, anche se le ultime voci di mercato lo vorrebbero al Real Madrid, ma in campo sta stentando nella nuova posizione di seconda punta. La sua indiscussa qualità di esterno alto andrebbe valorizzata ma il ruolo che vorrebbe per lui Vincenzo Montella lo porta più vicino alla porta e ai tanto desiderati gol in più che il tecnico campano vorrebbe da lui. Le sue doti e la sua esperienza da trequartista potranno aiutarlo, col tempo, a ritrovarsi in un ruolo dove la sua tecnica nello stretto e la sua qualità nell'ultimo passaggio potrebbero farlo esplodere.
Quello che è certo è che il Milan non può permettersi di rinunciare a due come loro, la soluzione potrebbe essere quella di schierarli modificando il modulo: se la difesa a 4 verrà definitivamente abbandonata allora la soluzione potrebbe essere quella di un 3-4-3 con loro esterni oppure più stretti a supporto della punta centrale; alternativa ancora più offensiva e suggestiva sarebbe quella di schierare Suso trequartista dietro due punte di ruolo, ma a quel punto servirebbe un sostegno importante dal centrocampo che in questo momento non ha gli uomini per garantire l'equilibrio necessario. La pausa potrà aiutarli, come aiutare tutto il Milan, a crescere nel processo di avvicinamento agli ideali tattici di Montella, sperando che una svolta sul campo possa risollevare i rossoneri dopo due sconfitte in campionato.
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