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Suso, momento difficile: possibile una variante tattica

Suso Milan-Inter
Strappi tra le linee, dribbling e velocità pazzesca. C'è chi si chiede se Suso possa rendere ancor di più da classico trequartista anziché sull' ala destra

Renato Boschetti

Strappi tra le linee, dribbling e velocità spaventosa. C'è chi si chiede se Suso possa rendere ancor di più da classico trequartista anziché sulla canonica ala destra, battezzata questa stagione a suon di numeri e incursioni contro le difese avversarie. Sarebbe però doveroso premettere una cosa importante prima di lasciare spazio a fantasiose ed effimere soluzioni tattiche: il Milan, dopo tre stagioni anonime, ha finalmente trovato una chiara quadra tattica contornata da un gioco propositivo basato sulla costante ricerca del palleggio, sfruttando al meglio le caratteristiche tecniche e tattiche dei suoi interpreti.

Tra questi, spicca lo spagnolo, esploso questa stagione come ala destra nel 4-3-3 di Vincenzo Montella. Se nella prima parte stagione era incontenibile, ad oggi la sua imprevedibilità viene stroncata dagli avversari con costanti raddoppi di marcatura, alle volte adirittura triplicati, che gli impediscono di accentrarsi in area o di crossare palloni velenosi per i compagni. Per ovviare a questo, c'è chi lo vorrebbe nella trequarti ricoprendo il ruolo del "classico 10" di raccordo tra il centrocampo e l'attacco in un ipotetico 4-3-1-2 o in un 4-2-3-1, o ancora in un 4-3-2-1. Numeri e schemi probabilmente sparati senza una logica concreta poichè la tattica (per fortuna) è ben altra cosa.

Le sperimentazioni sono sempre ben accette ma vanno pesate, soprattutto in una squadra che, con enormi fatiche, sofferenze e grande tenacia, ha finalmente trovato un suo equilibrio. Lo spagnolo può possedere alcune delle caratteristiche di un trequartista, come la tecnica e la velocità, ma non bastano per rendere appieno in quel ruolo, ormai raro nel calcio odierno. Un trequartista deve avere anche una grande visione di campo e una capacità di lettura preventiva delle situazioni tattiche durante la gara, questo per poter giocare d'anticipo, inventando e prendendo alla sprovvista gli avversari con le giocate.

Queste peculiarità a Suso ancora mancano, ma non vuol essere una critica (stiamo pur sempre parlando di un 22enne che può solo che migliorare): lo spagnolo sulla trequarti dovrebbe adattarsi ad un ruolo non suo per natura e caratteristiche, senza contare che un cambiamento tattico di questo tipo si rifletterebbe su tutta la manovra offensiva della squadra, la quale deve essere assimilata necessitando del tempo. Il momento di flessione di Suso è fisiologico e la soluzione per ridargli brillantezza è semplicemente concedergli un po' di respiro: ora, con un Deulofeu sempre più in confidenza con gli schemi di Montella e il neoacquisto Ocampos in piena rampa di lancio, lo spagnolo potrà presto ricaricare le pile per tornare a frastornare le difese avversarie come solo lui sa fare.

Marco Baston

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