Suso parla da leader: ora serve la conferma anche nel 3-5-1-1

Leader non lo era, ma lo è diventanto, inevitabilmente, la scorsa stagione. Stiamo parlando di Jesùs Suso, che nella scorsa annata ha trascinato il Milan verso la vittoria della Supercoppa Italiana prima e verso il ritorno in Europa dopo. Al termine della grande e corposa rivoluzione estiva a cui è stata sottoposta la rosa, lo spagnolo non è stato vittima sacrificale, o meglio, non sembrava esserlo. Nonostante i tanti acquisti sbarcati a Milanello, l'ex Liverpool pareva ancora stabilmente un punto fisso di Vincenzo Montella, ma ora qualcosa sta cambiando. O meglio: il ruolo di Suso è ancora quello di un top player, ma può capitare che talvolta il giocatore finisca in panchina. E' successo giovedì scorso a Vienna ed è successo mercoledì contro la Spal, con Montella che ha preferito Kalinic e Andrè Silva come coppia d'attacco nel nuovo 3-5-2 rossonero.

Già, il 3-5-2. Dopo un inizio di stagione basato ancora sul già rodato 4-3-3, l'Aeroplanino si è convinto a puntare sulla difesa a tre. Difficile trovare un ruolo a Suso, che da mezz'ala dovrebbe sacrificare parte della sua inventiva per far fronte a compiti anche difensivi. Da esterno, invece, sarebbe rinchiuso in un solo binario del campo, senza poter illuminare l'intera trequarti. Ecco allora che, al posto di giocare a fianco dell'attaccante (che contro l'Udinese è stato Kalinic), Montella sembra aver trovato per lui una nuova posizione, più arretrata e centrale. Un vero e proprio trequartista nel 3-5-1-1 come spalla di Kalinic (o, quando giocheranno, Andrè Silva e Cutrone).

Quest'ipotesi verrà varata anche domani nel lunch match di Marassi. Dopo l'esperimento (non perfettamente riuscito) contro l'Udinese, ecco il bis, nella speranza che l'esito sia migliore. Lo spagnolo, intanto, parla da leader. L'ufficialità del rinnovo del contratto è ad un passo e le sue recenti parole confermano la sua voglia di Milan. "Sto benissimo qui e Montella è molto bravo. Ogni volta che mi arrivava una proposta, andavo dalla società e dicevo: 'Mi vuole il Napoli'. E loro: 'Tu resti qui'. E io: 'Ottimo, è quello che desidero pure io'". Nessun addio, anzi un nuovo inizio. Si riparte dal rinnovo di contratto e dalla nuova posizione. Per un Suso che vuole continuare ad essere leader. Non lo era, lo è diventato inevitabilmente...

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