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Martedì Gennaro Gattuso è stato presentato, in una conferenza stampa a Milanello, come nuovo allenatore del Milan. Tra le tante domande rivolte al neo-tecnico rossonero, ce n'è stata anche . Gattuso ha replicato facendo un nome ben preciso: Jesús Suso. “Dicono tutti che può giocare in un solo modo, partendo largo da esterno – ha sottolineato Gattuso -: voglio vedere se è davvero così”.
Partendo da questo assunto, l'edizione odierna del quotidiano torinese 'Tuttosport' spiega come, con i nuovi dettami tattici di Gattuso, non è detto che Suso giochi esclusivamente da esterno d'attacco dall'allenatore calabrese. L'ex centrocampista rossonero, infatti, è convinto di come Suso possa essere devastante anche giostrando da trequartista dietro le due punte, in un 3-4-1-2, di modo da avere maggiore spazio sia per andare alla conclusione sia per rifornire gli attaccanti.
Gattuso non vorrebbe defilare troppo Suso dal suo gioco, poiché lo ritiene elemento fondamentale anche nel suo Milan: al contrario vorrebbe metterlo sempre più al centro e nel vivo dell'azione. Anche portandolo, materialmente, più verso il centro del terreno di gioco. Per capire meglio il tipo di lavoro sul campo che Gattuso vorrebbe da Suso, ha evidenziato quindi 'Tuttosport', basterebbe riguardarsi quello chiesto, nella Primavera, al portoghese .
Il classe 1998, arrivato in estate a parametro zero dal Benfica, infatti, nella Primavera di Gattuso ha svolto, fin qui, un doppio lavoro di importanza capitale per gli equilibri della compagine rossonera, tanto in fase di attacco quanto in quella di difesa: palla al piede, Tiago Dias è sempre stato lasciato libero di tentare il tiro in porta, mentre, al contrario, in fase di non possesso, Gattuso gli ha sovente chiesto di pressare, con aggressività, sui difensori rivali. Per Suso potrebbe profilarsi una mole di lavoro simile.
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