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Suso: si spegne lui, si spegne il Milan

Suso Milan
I rossoneri, con lo spagnolo fuori dal gioco, si sono ritrovati nulli in zona offensiva. Milan è quindi Suso-dipendente?

Redazione

di Valerio Paini

Quella di ieri pomeriggio è stata una sconfitta pesante per un Milan che, primi 15 minuti a parte, non ha mai dato l'idea di poter fronteggiare alla pari una Lazio evidentemente più avanti nella condizione fisica e nella tenuta mentale e di gruppo.

Nel disastro dell'Olimpico è emerso un Milan molle e fin troppo scolastico nelle giocate, incapace di reagire alle offensive avversarie e spuntato in avanti dove sono mancati estro e imprevedibilità: impossibile imputare troppe responsabilità a Patrick Cutrone, rimasto sempre isolato e mal assistito, qualche colpa in più le hanno invece Fabio Borini ma soprattutto Suso, apparso irriconoscibile fin tanto che è rimasto in campo.

Lo spagnolo ha offerto una prestazione impalpabile, come non la si vedeva dagli anni del suo approdo a Milanello: troppo largo a destra, non è mai entrato nel vivo del gioco se non nell'occasione di un tiro a giro non troppo convincente, non si è adoperato troppo per cercare il pallone e costruire il gioco ed è arrivato a collezionare ben 16 palle perse.

E quando Suso non gira è tutto il Milan a risentirne perché perde il suo uomo di maggiore qualità, colui che può risolvere le partite da un momento all'altro, così come era successo nell'ultima di campionato contro il Cagliari e così come era successo l'anno scorso proprio all'Olimpico contro la Lazio.

In una situazione di così forte dipendenza da un singolo, lo scenario del cambio di modulo, col passaggio alla difesa a 3, appare ancora più inquietante: se non si dovesse infatti trovare una collocazione adatta al talento spagnolo, la squadra sarebbe rimessa solo a se stessa e sarebbe quindi costretta a trovare la quadratura del cerchio senza far affidamento a uno degli uomini simbolo del ritorno in Europa; al contrario se Vincenzo Montella riuscisse a trovare la veste tattica migliore per esaltare comunque le sue doti allora potrebbe guadagnarne sicuramente ancor di più tutta la rosa che pende letteralmente dalle sue labbra.

Sta a Suso riprendersi, dopo questa battuta d'arresto, e dimostrare, fin da giovedì in Europa League contro l'Austria Vienna, che si è solo spenta la luce per un giorno, ma rimane lui il faro offensivo rossonero.

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