Zlatan Ibrahimovic, 36 anni compiuti lo scorso 3 ottobre, della Nazionale svedese è stato, per anni, condottiero e capitano. Ora, però, il centravanti del Manchester United, ex Milan dal 2010 al 2012, guarderà la doppia sfida tra i gialloblu e l'Italia dal divano di casa, dopo l'addio alla maglia della Svezia, avvenuto dopo Euro 2016.
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Svezia-Italia, Ibrahimovic: “Gara difficile. Un Ibra in Italia? Verratti”
Ai microfoni di 'Sky Sport', Ibrahimovic ha commentato così lo spareggio tra le due Nazionali, in programma, tra andata e ritorno, domani sera a Solna e lunedì 13 a San Siro: “Sono due belle partite, difficile per tutte e due. La Svezia farà tutto per passare, l’Italia pure. Secondo me è più importante che siano due belle partite. Non è facile giocare questi playoff perché non c’entra niente il passato. Vediamo cosa succede, secondo me la Svezia gioca senza pressione, senza aspettative – ha detto Ibrahimovic -. Quando c’ero io tutti si aspettavano che vincessimo per tutta la pressione che mi metto addosso e che mi arriva da fuori, dai media e dai tifosi. Le azioni non sono uguali a quando c’ero io, per il mio ego, quando giocavo io eravamo più forti, senza meno. Ma hanno fatto un buon lavoro, sono passati in un buon gruppo”.
In merito il famoso 'biscotto' tra Svezia e Danimarca, che con il 2-2 ad Euro 2004 sancirono, di fatto, l'eliminazione dell'Italia dalla competizione, queste le parole di Ibrahimovic: "Nella mia mentalità una cosa del genere non esiste, chi mi conosce sa che non accetto queste cose. E' andata così, non c'è stato nessun accordo". Infine, sull'Ibra dell'Italia, il fuoriclasse svedese si è sbilanciato: "Dico Marco Verratti, nessuno è più forte di lui, però devi usarlo nel modo giusto per fare uscire la qualità, esattamente come lo usa il PSG”.
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