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(di Enrico Maggioni) - Dopo tre lunghi anni di astinenza il Milan del nuovo corso cinese si prepara a riabbracciare l’Europa. Ma prima di poter legittimamente dire di aspirare a percorrere sino in fondo il cammino che culminerà nella finale di Lione del maggio 2018, i rossoneri di Vincenzo Montella debbono superare lo scoglio dei preliminari.
La doppia sfida , allenati da Devis Mangia, si presenta sulla carta molto agevole ma, come tutte le sfide estive, nasconde insidie da non sottovalutare. Sebbene reduce da una sessione di calciomercato sin qui esaltante, con ben 10 nuovi giocatori già ufficializzati, cui aggiungere il rinnovo milionario di Gianluigi Donnarumma e le trattative in corso per un top player in attacco che possa finalizzare la mole di gioco sviluppata dai talenti di centrocampo, il Milan deve concentrarsi sul doppio impegno e non dare nulla per scontato.
La discreta prova di qualche giorno fa contro il e l’ottima prova – a tratti esaltante – offerta contro il di Carlo Ancelotti forniscono spunti di interesse in vista del preliminare. In difesa Mateo Musacchio e, soprattutto, Ricardo Rodríguez, hanno mostrato personalità e accumulato minutaggio importante così come il 'settepolmoni' di centrocampo . Uomini nuovi che, insieme al sicuro Donnarumma ed al fidato Giacomo Bonaventura, possono costituire la base su cui Montella può fare affidamento per completare la formazione anti Craiova.
Due match che richiederanno attenzione, umiltà e determinazione, quelli contro i romeni; con già due gare di campionato nelle gambe e soprattutto senza alcuna pressione, il Craiova di Devis Mangia può provare a mettere in difficoltà l’attesissimo Milan di Vincenzo Montella. Del resto, le premature e clamorose eliminazioni, maturate in questa sessione di preliminare, , per mano di avversari certamente molto meno ricchi ed ambiziosi ma molto più convinti e preparati, debbono costituire per i rossoneri un serio campanello di allarme.
Un prezioso antidoto alla possibile sottovalutazione dell’avversario ed alle follie del calcio estivo è certamente rappresentato dal pragmatismo di Vincenzo Montella: concentrato sul campo, attento ad accumulare minuti nelle gambe dei suoi nuovi giocatori e pronto a smorzare dannosi entusiasmi “(“siamo una squadra in costruzione”), l’Aeroplanino ha ammesso in certa carenza di condizione e, nella conferenza stampa prepartita, ha ampiamente fatto intendere che il preliminare lo giocherà con chi è pronto.
Due gare da giocare con il coltello tra i denti: corpo e anima, per dirla alla Montella, vale a dire con corsa e cuore, per sconfiggere un avversario insidioso e dar seguito al sogno europeo di un popolo, quello rossonero, desideroso di rientrare nel calcio che conta.
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