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Tante spese, nessuna follia: Milan, un mercato intelligente

Luca Fazzini

Nel mercato delle spese eccessive e folli, il Milan si trova con molti milioni messi sul mercato ma una squadra rifatta per intero e nessuna pazzia compiuta

Circa 230 milioni spesi, ma undici nuovi acquisti, una squadra rivoluzionata e un entusiasmo ritrovato. I giudizi del mercato del Milan non devono fermarsi solamente ai dati, ma occorre guardare più in profondità per tracciare una linea e valutare l'operato del duo Fassone-Mirabelli a due giorni dalla chiusura del mercato estivo. Partendo dalla difesa, sono ben quattro i nuovi arrivi: Bonucci, Conti, Ricardo Rodriguez e Musacchio. In un'estate dove il mercato dei terzini impazza, basti pensare alle spese del Manchester City (53 milioni per Walker, 57,5 per Mendy e 40 per Danilo), i 38 spesi complesisvamente per Conti e Rodriguez sono una cifra decisamente ragionevole, utile però per portare nuova linfa sulle fasce di San Siro. Lo stesso vale per i centrali: Musacchio, seguito per lungo tempo e sicurezza difensiva in questa prima parte di stagione, è costato 22 milioni, mentre decisamente più alto è stato l'esborso per Bonucci (40), ad ogni modo tra i migliori difensori al mondo. L'arrivo dell'ex Juve, inoltre, è stato un colpo mediatico, di personalità e di utilità per lo spogliatoio.

Lo stesso discorso vale per il centrocampo: un acquisto in regia serviva come il pane, e l'arrivo di Lucas Biglia è preziosissimo. Ecco perchè, nonostante l'età e un contratto in scadenza nel 2018, i 17 milioni spesi ne valgono la pena. Alla geometria di Biglia si aggiungono la corsa di Kessiè, i cui 28 milioni sembravano eccessivi, ma sono bastate poche partite per convincere critica e tifosi, e l'inventiva di Calhanoglu, arrivato a sorpresa per una cifra intorno ai 20 milioni.

Chiude il cerchio l'attacco, per il quale la dirigenza prevedeva una spesa sostanziosa. I 40 milioni destinati a Bonucci (acquisto inizialmente non previsto) e alcune complicazioni nelle trattative con i club (Borussia Dortmund e Torino su tutti) hanno portato Fassone e Mirabelli a rinunciare al colpo da 90 e a puntare su due calciatori come Andrè Silva e Kalinic. Il primo, costato 40 milioni, è un colpo per il futuro e - a detta di molti - potrà diventare uno degli attaccanti migliori al mondo. Il secondo, invece, costato 25 milioni, rappresenta una certezza nel campionato di Serie A e un giocatore funzionale al gioco di Montella. A loro si aggiungono i 6 milioni per Borini, fin qui preziosissimo in termini di corsa. A chiusura di questa sessione, dunque, il Milan si ritrova con una squadra rivoluzionata, con tanti milioni spesi ma con nessuna follia compiuta: l'esborso maggiore sono stati i 40 milioni per André Silva e Bonucci. In attesa del campo, non si può dire che questo mercato non sia stato equilibrato ed intelligente.

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