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#TBT: Juventus-Milan, il lato umano

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Il 6 marzo 1994 a Torino vince il Milan con gol di Eranio, poi molto altro. Riviviamo quella sfida tra la Juventus e i rossoneri.

Stefano Bressi

L'ULTIMA VOLTA DI ANDREA FORTUNATO CONTRO IL MILAN

C'era una volta un ragazzo perbene e di classe, in campo e fuori. Era Andrea Fortunato che, quel pomeriggio di poco più di 23 anni fa, Christian Panucci, allora titolare rossonero, ben conosceva dai tempi del Genoa. Il buon Andrea era in campo in quello Juventus-Milan di marzo, risolto da un gol di Stefano Eranio: contro il Milan però lui, il terzino elegante e di grandi prospettive su cui puntava tutto il calcio italiano anche per la Nazionale, non avrebbe mai più giocato. Poco più di un anno dopo quella sfida calcistica fra bianconeri e rossoneri, ci avrebbe lasciati. Giusto ricordare, mai dimenticare.

AL DELLE ALPI C'ERA ANCHE UNO SPERANZOSO VAN BASTEN

Erano passati quasi 10 mesi dall'ultima presenza in campo di Marco Van Basten con la maglia del Milan. Quello che coincideva con lo Juventus-Milan del 6 marzo 1994 era un buon periodo per il Cigno. Si sentiva bene e Adriano Galliani dichiarava che c'erano concrete speranze di rivederlo in campo a luglio dello stesso anno, in coincidenza con l'inizio della stagione successiva. Van Basten seguì quel Juve-Milan dalla tribuna e applaudì il gol di Eranio, al 15' del secondo tempo. Già, Stefano Eranio: l'autore del cross per la sua rovesciata storica contro il Goteborg del novembre 1992... Pochi mesi dopo quella gara di Torino, il fuoriclasse olandese, che sarebbe stato in gruppo da aggregato anche durante il viaggio rossonero ad Atene per la Finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona del 18 maggio 1994, avrebbe chiesto al Milan di poter partecipare ai Mondiali di Usa '94 con la Nazionale olandese. Permesso gentilmente negato, a ragione visti quelli che sarebbero purtroppo stati gli sviluppi successivi.

MARZO 1994: JUVENTUS-MILAN 0-1, LA PARTITA

All'andata il Milan aveva rischiato di perdere a San Siro, contro i bianconeri. Il Milan era nettamente più forte, ma nei primi due-tre mesi della stagione non si era ancora assestato. E Giovanni Trapattoni, tecnico bianconero, continuava a spronare i suoi. All'andata, Juventus in vantaggio per via di quel famoso rigore fischiato per l'intervento di Franco Baresi su Roberto Baggio, Poi, nel finale di gara, il pareggio di Demetrio Albertini per il definitivo 1-1. In occasione della gara di ritorno, il Milan aveva 6 punti di vantaggio sulla Juventus. Un distacco pesante, si trattava infatti dell'ultimo Campionato con in palio 2 punti, e non 3, per la vittoria. La gara è acre, la Juventus punge poco nel primo tempo e protesta nel secondo: per il fallo dubbio da cui nasce la punizione prima e il cross poi per la deviazione di Eranio, ma anche per un gol annullato a Kohler in sospetto fuorigioco mentre i bianconeri erano protesi alla ricerca del pareggio. Non solo, polemiche anche interne. Nel dopo-gara, Galia si scaglia contro Giovanni Trapattoni perché si sente "preso in giro", mentre Carrera ironizza sul ruolo nel quale è stato schierato quando è entrato in campo nella ripresa.

LA PARTITA DI BAGGIO E SAVICEVIC AVVERSARI

Roberto Baggio lasciò il Delle Alpi scuro involto. Puntava molto su quella gara contro il Milan per accorciare in classifica e continuare a lottare per lo Scudetto con i rossoneri. Invece andò tutto male e a nulla erano valsi i suoi sforzi per presentarsi in campo, nonostante non fosse in buone condizioni fisiche. Dall'altra parte non fece faville ma giocò senz'altro meglio, anche grazie alla squadra, Dejan Savicevic. La partita di Torino era anche il duello mediatico fra i due fantasisti, la stampa aveva presentato così l'incontro. Quel Juventus-Milan si rivelò, con il senno di poi, un segnale anche abbastanza chiaro di quello che sarebbe accaduto mesi dopo: Roberto Baggio avrebbe passato il testimone di leader tecnico della squadra ad Alessandro Del Piero, con il conseguente balzo di Baggio dalla Juventus al Milan. Luglio 1995: Savicevic e Baggio, compagni di squadra nel Milan, sedici mesi dopo la gara che li vedeva l'uno contro l'altro in una sfida che, di fatto, consegnava il terzo Scudetto consecutivo proprio al Milan. Per i rossoneri era la terza vittoria nel giro di quattro Campionati a Torino contro la Juventus, la seconda consecutiva. Ma dopo lo 0-1 di Eranio del marzo 1994, il Milan avrebbe dovuto attendere ben cinque anni per tornare ad imporsi in casa bianconera, grazie a Boban e Weah nel maggio 1999.

Fonte: acmilan.com

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