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E' lui, il portierone campano il vero crack di questo Milan. Dietro al suo rinnovo si concentrano i ragionamenti di ogni rossonero, tra Raiola che spinge ad una forte riflessione e Gigio che vuole restare nella squadra che ama da sempre. Donnarumma è il big di questo giovane Milan, un ragazzo dal valore inestimabile. Cinquanta milioni ma anche di più, un giocatore capace di crescere ancora e di diventare davvero il migliore al mondo. Ma per farlo, deve crescere in un ambiente tranquillo che lo coccoli anche nei momenti difficili. Ma i fattori in gioco sono tanti: al momento si attende il closing per capire le reali possibilità di vedere Donnarumma in rossonero per tantissimo tempo. E' la vera priorità della futura dirigenza milanista.
Le buone prestazioni delle ultime gare hanno rilanciato le quotazioni di quello che doveva essere il nuovo Maldini. Mattia De Sciglio è tornato ai suoi livelli, lì, a destra, al posto di quell'Abate fuori per un problema ad un occhio. Quel lato difensivo sembra ora il suo habitat naturale e il Milan vorrebbe continuare a puntare su di lui. Ma a differenza degli altri giocatori in rosa, è proprio Mattia che tentenna, lusingato da un corteggiamento datato nel tempo della Juventus, che vuole portarlo a Torino con un esborso minimo. Lo scorso anno i bianconeri ci hanno provato chiedendo il prestito, ma il Milan da quell'orecchio non ci sente. Il contratto in scadenza tra poco più di un anno non aiuta, ma i rossoneri non accetteranno per De Sciglio una cifra inferiore ai 20 milioni di euro.
E' il leader della difesa, capace di essere il titolare inamovibile a soli 21 anni. Alessio Romagnoli è stato voluto lo scorso anno da Mihajlovic e anche in questo caso, il tecnico serbo ci aveva visto giusto. Il numero 13 rossonero è il presente ed il futuro del calcio italiano per un reparto, quello difensivo, orfano dei Nesta e dei Cannavaro, ma che vede in Romagnoli e Rugani i possibili campioni del futuro. In estate Antonio Conte lo voleva al Chelsea, ma il Milan ha detto no a molti soldi, ad una cifra, cioè, vicina ai 40 milioni. Ed è questa, probabilmente, la cifra necessaria per far vacillare la dirigenza di Via Aldo Rossi.
Azione sulla fascia destra e rientro repentino sul sinistro per cercare il gol. E' questo il marchio di fabbrica di Jesus Suso Fernandez, sorpresa stagionale e vero trascinatore del reparto offensivo del Milan. Un contratto in scadenza nel 2019, ma con un accordo che sembra essere stato raggiunto per un rinnovo fino al 2021: i rossoneri vogliono fare dell'esterno spagnolo la propria bandiera, il giocatore cioè sul quale costruire un futuro. Sono tutti d'accordo, sia la vecchia che la nuova dirigenza, nonostante il richiamo della Spagna e dell'Atletico Madrid. Suso oggi vale 25 milioni e il valore, con un finale di stagione positivo nonostante l'infortunio, potrà soltanto aumentare.
In estate sembrava vicino ad una cessione, con il West Ham che aveva offerto 30 milioni per portarlo in Premier. Ma Carlos Bacca è rimasto, cercando di prendersi la squadra sulle spalle. Le cose non sono andate benissimo: le prestazioni altalenanti che hanno fatto storcere il naso ai tifosi e qualche volta anche a Montella, non hanno permesso al colombiano di confermarsi come leader offensivo, tanto da essere sempre in eterna competizione con Gianluca Lapadula per il ruolo di centravanti. I gol comunque non sono mancati, nonostante tutto. Tutti gli indizi portano ad una cessione del giocatore nel prossimo mercato, che vuole essere ancora protagonista in vista del prossimo Mondiale. Il Milan potrebbe accontentarsi di una cifra di poco inferiore ai 25 milioni di euro.
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