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Top in Europa, out in Serie A: lo strano caso di Silva e Cutrone

Redazione

Il portoghese e Cutrone stanno crescendo di partita in partita, soprattutto in coppa. In campionato però, il più delle volte, restano a guardare.

Archiviata la vittoriosa serata europea, il Milan si rituffa sul campionato dove incrocerà il Torino dell'ex Siniša Mihajlović e contro il quale dovrà, senza alibi di alcun tipo, ottenere i tre punti per non abbandonare già da ora il sogno di una difficile rimonta sulle prime sei della classifica.

Tra i temi più importanti usciti dalla conferenza stampa pre-partita c'è sicuramente quello riguardante la gerarchia degli attaccanti e il loro utilizzo: per Vincenzo Montella il preferito è sempre stato Nikola Kalinic ma la partita di Europa League contro l'Austria Vienna ha regalato due doppiette da parte di Patrick Cutrone e André Silva che hanno rilanciato prepotentemente i due nella graduatoria interna ai rossoneri.

Numeri alla mano, in effetti, sono proprio i giovani talenti a sembrare maggiormente pronti a dare sfogo alla costruzione di gioco dei rossoneri e a finalizzare le giocate portate avanti dalla squadra: da inizio stagione infatti il portoghese ha totalizzato 8 gol e 1 assist in 16 partite, l'italiano proveniente dalla primavera rossonera ha stupito con i suoi 7 gol e 2 assist nello stesso numero di partite, differenti invece i numeri del croato che ha totalizzato solo 3 gol e 1 assist nelle 14 apparizioni messe a segno. A stupire ancor di più è il dato riguardante il rapporto tra gol e minuti giocati: Cutrone ne segna 1 ogni 118', Silva 1 ogni 124', mentre Kalinic solamente 1 ogni 298'.

Ciò che però fa la differenza è l'esperienza del croato, più smaliziato e incline a giocare contro difese esperte e rocciose come quelle della Serie A, nonostante le grandi potenzialità infatti i giovani attaccanti rossoneri non sono ancora pronti a fare reparto da soli sostenendo tutto il peso dell'attacco sulle loro spalle, anche se, sotto l'egida di Montella, stanno piano piano crescendo sotto ogni aspetto del gioco.

Ed è così difatti che il tecnico campano, ai microfoni dei giornalisti, ha spiegato le sue scelte: “Di volta in volta devo fare delle scelte, e come Cutrone, lui (André Silva) ha giocato la metà delle partite da titolare, sono giovani e stanno facendo un percorso importante. Kalinic al momento è più esperto ma ciò non esclude che potranno anche giocare assieme”, facendo capire come ci sarà spazio per tutti ma, in questo momento, e nonostante le prestazioni non all'altezza, la sua prima scelta rimanga, per il gioco che vuole proporre, il ventinovenne croato.

E chissà se già domani non possa ripagare la grande mole di fiducia che puntualmente Montella gli concede, magari risolvendo una partita da vincere ma che sulla carta si mostra come molto insidiosa e complicata.

Valerio Paini

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