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archivio2017
di Enrico Maggioni
Al termine della sessione estiva di calciomercato, Vincenzo Montella si ritrova con una rosa rivoluzionata. A undici importanti nuovi arrivi, alcuni di qualità eccelsa in termini di classe e carisma e per i quali sono stati investiti, come dichiarato dall'AD Marco Fassone, circa 230 milioni di euro, hanno fatto seguito altrettante partenze che hanno fruttato tra i 50 ed i 60 milioni di euro. Uno sforzo economico notevolissimo, ben lontano dalle alchimie tecnico-finanziarie dell'ultimo periodo berlusconiano, ma che non tiene conto di un altro succoso capitolo delle avvincenti trame estive orchestrate da Fassone e Mirabelli, ovvero i rinnovi. Alle prese con la necessità di rinforzare la squadra in tempi brevissimi per garantire a mister Montella, come promesso in sede di closing, almeno l'85% dei titolari il giorno del raduno, la società non ha perso di vista i campioni già presenti in rosa e la necessità di blindarli.
Siglato con successo a maggio il rinnovo di Vincenzo Montella sino al 2019, segno delle volontà di proseguire un progetto tecnico ambizioso ed in chiara discontinuità con un recente passato fatto di continui e deleteri cambi di panchina, Fassone e Mirabelli si sono trovati alle prese con il nodo Donnarumma. In balia delle bizze del potentissimo Mino Raiola, la società ha dapprima incassato il "no" al rinnovo da parte dell'agente del portiere stabiese per poi, al termine di una estenuante trattativa mediatica fatta di messaggi rassicuranti e opera diplomatica verso la famiglia (cui ha ampiamente contribuito il corregionale Montella), convincere Donnarumma a sottoscrivere un ricco rinnovo contrattuale di 6 milioni di euro annui sino al 2021. Ricucito lo strappo con il talento numero 99, il Milan si è cautelato facendo rinnovare sino al 2020 l'altro enfant prodige della porta, Alessandro Plizzari, girato per fare esperienza all'ambiziosa Ternana in Serie B, per dedicarsi subito dopo, con piena riservatezza, ad un altro grande fenomeno della cantera milanista ed assoluto protagonista di questa inizio di stagione, Patrick Cutrone. Il bomber, il cui precedente contratto scadeva nel 2018, ha prolungato sino al 2021 a 250 mila euro annui: è facile immaginare che, se le prodezze del talento dovessero continuare, Fassone dovrà mettere a bilancio un ricco adeguamento di contratto.
Ora la società è finalmente focalizzata sul rinnovo del vero top player presente in squadra, vale a dire lo spagnolo Suso. Il continuo rinvio della firma ha alimentato fastidiose voci di mercato e infastidito il talento iberico che, grazie anche al cambio di agente e alla chiara presa di posizione della società (Fassone, durante l'evento social denominato APACF Show, ha dichiarato che "Suso è uno di noi, deve rimanere uno di noi, ha il contratto in scadenza nel 2019 e ora inizierà la fase di rinnovo") sta ora per formalizzare un importante rinnovo sino al 2021 (o forse 2022) a circa 3 milioni di euro l'anno. Ma la giostra dei rinnovi non termina qui: a giugno del prossimo anno scade il contratto di Fabio Borini, scommessa sin qui vinta dal ds Mirabellli, mentre nel 2019 vanno a scadenza i veterani Abate e Montolivo e il prospetto Calabria. Ci sarà invece più tempo per discutere i rinnovi di risorse fondamentali quali Bonaventura, Romagnoli e Locatelli, i cui contratti scadono a giugno 2020.
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