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Un gol per risorgere: Kalinic cerca la scossa

Kalinic in gol Benevento Milan
Dopo gli elogi (e gli inviti a migliorare) di Gattuso, Nikola Kalinic ritrova il gol. Ora deve trovare continuità per mantenere il posto da titolare

Redazione

di Deborah Maria della Valle

Dopo il 2-2 al Vigorito contro il Benevento della quale poco c’è da gioire e dopo l’esordio non proprio da manuale di Gennaro Gattuso come allenatore della prima squadra che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi rossoneri (e non solo) in una giornata che chiaramente non verrà ricordata per le prodezze del Milan bensì per il gol di testa dell’ormai eroe Alberto Brignoli. Ma nel caos in cui verte la squadra in questo momento, una nota positiva in una giornata nera è tuttavia degna di essere menzionata: Nikola Kalinic (ri)trova il gol dopo 421 minuti di astinenza l’(ultimo gol risale al 25 ottobre contro il Chievo). Il centravanti croato è sicuramente un elemento sulla quale lavorare per provare, in qualche modo, a ripartire.

Ricordiamoci come, senza essere un top player, a Firenze è comunque riuscito a lasciare il segno: chiude la stagione 2015-2016 con 36 presenze in campionato, 12 reti e 6 assist; e la stagione successiva con 33 presenze, 15 reti e 2 assist. L’ex Viola non è nuovo ai momenti di digiuno, già nella stagione 2016-2017 si era verificato un lungo stop: va a segno nella 1° di campionato contro la Juventus per poi rimanere a secco di gol fino alla 9° giornata, dove mette a segno una tripletta in casa del Cagliari. E’ sicuramente un giocatore che necessita di essere seguito e supportato dai compagni era partito bene con la maglia numero 7 al Milan, ma poi qualcosa lungo il percorso si è inceppato. Nonostante la fiducia sempre dimostratagli da Vincenzo Montella non è riuscito a dare la giusta continuità che si era iniziato a ritagliare in occasione della doppietta rifilata a San Siro all'Udinese.

Ora sulla panchina c’è Ringhio che gli ha dimostrato totale fiducia mettendolo in campo dal primo minuto contro il Benevento, scelta azzeccata visto la risposta (e si spera lo sblocco) dell’attaccante. E’ incoraggiante anche il fatto che, dopo la rete messa a segno, il croato si è lasciato alle spalle le imprecisioni commesse nel primo tempo, a dimostrazione forse che il peggio è alle spalle. Era un pallino di Montella si è sempre saputo, ma pare rientrare anche nei piani anche dell’allenatore di Corigliano Calabro, molto più del portoghese André Silva “che gioca per conto suo e non con i compagni”. In questo scenario ora starà a lui e soltanto a lui trovare la costanza per mantenere il posto da titolare per allontanare definitivamente gli innumerevoli fischi ricevuti al Meazza in occasione del match contro il Torino. Starà a lui provare a riacquistare la fiducia del popolo rossonero. Ricordandosi però che c'è anche Patrick Cutrone, che scalpita in attesa di una chance...

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