“Il re è nudo” esclama un bambino nella nota favola di Andersen. Potremmo fargli eco anche noi, commentatori delle vicende del Milan, a seguito della sconcertante prestazione offerta domenica sera dai ragazzi di Montella opposti alla Roma. Dopo le scialbe prestazioni contro Pescara ed Empoli ed i raffazzonati pareggi rimediati nel derby ed a Crotone, sembra ormai chiaro che ci sia un problema relativo agli interpreti. Alle croniche sterilità offensive ed all'inadeguatezza in mediana, la squadra ha messo in luce nelle ultime partite anche paurosi limiti difensivi. Complice l’assenza di Romagnoli ed Abate, i centrali difensivi non coprono più sul centravanti avversario ed i terzini sembrano alla mercè degli attaccanti, come Dzeko, Salah ed El Shaarawy hanno messo impietosamente a nudo. Solo Donnarumma continua ad assicurare prestazioni di livello ed a tenere il Milan in linea di galleggiamento.
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Un sesto posto che scotta: Milan, Inter e Fiorentina giocano a perdere?
Se Lazio ed Atalanta sembrano ormai fuori portata dei rossoneri, Inter e Fiorentina hanno anch’esse rallentato, di modo che la corsa all’ultimo posto valido ad accedere all’ Europa League ricorda quella di tre gamberi che giocano a mantenersi in gioco a vicenda consci delle rispettive mediocrità. Mancano solo tre partite alla fine del torneo : l’Inter è attesa da due partite interne in teoria abbordabili, contro Sassuolo ed Udinese, e da una trasferta contro la Lazio, impegnativa nella misura in cui i biancazzurri si ritrovino ancora in corsa per una posizione Champions. Analoga, ma più difficile, la posizione dei viola, attesi dagli scontri con Lazio (in casa) e Napoli (al S. Paolo) prima di chiudere in casa con l’ormai condannato Pescara. Alla luce dei rendimenti offerti recentemente dai “competitors” del Milan non ci sentiamo di fare previsioni, ma pensiamo che i 3 punti che i rossoneri mantengono ancora su entrambe possano risultare importanti.
Sulla carta, il match di sabato prossimo contro l’Atalanta a Bergamo appare per il Diavolo il più difficile. I rossoneri non possono permettersi di uscire senza punti anche dall’ “Atleti Azzurri d’Italia” per non vedersi raggiungere dai cugini nerazzurri. Per farlo, non resta che vestire i panni della provinciale ed opporre al maggior dinamismo ed alla prevedibile aggressività bergamasca almeno un buon gioco di contenimento per poi partire in contropiede. Rattrista scriverlo per chi ha ancora in mente il grande Milan che imponeva il suo gioco, ma per il rilancio è troppo importante assicurarsi l’ultimo “pass” europeo e non si possono fingere “grandezze” che al momento non appartengono a questa squadra. Il Milan ha mostrato di avere un attacco spuntato ed un centrocampo povero di idee per inventare gioco. Faccia quindi un salutare bagno di umiltà e provi a portar via almeno un punto da Bergamo per “tenere” il sesto posto. Vedremo poi se contro i “tranquilli” Bologna e Cagliari ci sarà modo di fare di più.
Giancarlo Mele
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