Il momento è delicato, delicatissimo. Il Milan è reduce dal tremendo k.o. contro l'Hellas Verona che ha causato il ritiro. La squadra ha lavorato chiusa a Milanello per quasi una settimana. C'è stato modo di confrontarsi e di capire, se ce ne fosse bisogno ancora, che bisogna dare una svolta alla stagione. Per l'ennesima volta i rossoneri sono ricascati nelle difficoltà, nonostante venissero da due belle vittorie, che avrebbero dovuto dare morale e fiducia. Invece contro l'Hellas è scesa in campo una squadra scarica, molle.
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Veleno e quel qualcosa in più: le medicine per guarire il Milan
Gennaro Gattuso, che ha vissuto uno spogliatoio vincente e ricco di cambioni parla chiaro alla viglia del match contro l'Atalanta: questa squadra non ha veleno. È come se ogni volta che le cose vanno bene, scenda in campo timorosa di perdere e piombare nuovamente nel baratro. Cosa che, ovviamente, puntualmente succede. Bisogna cambiare mentalità.
Per farlo, Gattuso ha chiesto a tutti qualcosa di più, in modo particolare ai giocatori più esperti e con qualche anno in più, di Milan e anagrafico. Serve che anche i nuovi arrivati, specialmente i più giovani, trovino la forza per reagire alle situazioni complicate che si sono create negli ultimi mesi. Bisogna magari farlo anche con le cattive, con un'arrabbiatura e un rimprovero in più. Ciò che è certo è che il Milan non può continuare in queste condizioni e Gattuso lo sa bene. Ringhio soffre quanto tutti i tifosi, essendo lui stesso un tifoso e avendo vissuto i grandi trionfi milanisti. Nessuno, come lui, sa quanto sia gloriosa quella maglia.
Bisogna dare una segnale di svolta già da oggi, contro l'Atalanta a San Siro. La squadra bergamasca è un avversario complicato, che corre tanto. La caratteristica peggiore per il Milan, viste le difficoltà atletiche della squadra rossonera in questo momento. Gattuso lo sa. Basterà il veleno a compensare le cose?
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