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Veltroni verso la presidenza della Lega, dalle grandi i primi sì

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Veltroni è sempre più vicino alla presidenza della Lega. Juventus, Napoli, Fiorentina, Roma e Inter sono pronte a schierarsi con lui.

Stefano Bressi

Non sembra essere contento, Claudio Lotito. Lo si può capire ascoltando la telefonata che ha fatto prima di partire verso Roma martedì scorso: "Dobbiamo parlare con Andrea, qualcuno deve subito parlare con Andrea Agnelli". Lo sa, Lotito, che la partita decisiva per la presidenza della Lega si gioca sul campo della Juventus, scrive la Repubblica. La candidatura di Walter Veltroni lo ha lasciato un po' spiazzato. Punta ancora su Maurizio Beretta, ma di certo non pensava di dover competere con un personaggio così forte. Le grandi ancora non hanno fatto conoscere il proprio pensiero, ma la cosa spaventa non poco il presidente della Lazio, perchè pare che siano a favore di Veltroni.

Innanzitutto Agnelli vorrebbe la riforma dello statuto, così che il Presidente abbia davvero potere, mentre attualmente è solo in mano ai Presidenti delle squadre. Poi, però, l'ex PD sarebbe un candidato gradito. La Roma aspetta che qualcuno le chieda un parere e la risposta è scontata. Probabile dicano sì anche Napoli e Fiorentina. I partenopei ospiteranno proprio Veltroni in trasferta a Madrid.

Mancano le due milanesi: l'Inter è sempre più verso il sì a Veltroni, mentre il Milan è troppo impegnato sul fronte dei cinesi per occuparsi anche della Lega. Poi molto dipenderà dal closing. Se sarà Adriano Galliani a votare, potrebbe essere allineato con Lotito, altrimenti tutto potrebbe cambiare

Eppure Veltroni non è ancora convinto: "Voglio ancora pensarci". Accettare vorrebbe dire abbandonare i propri impegni di scrittura, televisione e cinema e tornare, dopo otto anni, sotto i riflettori.

Per il momento i tre schieramenti della Lega (13 piccole, 6 grandi e Lotito) sono impegnati a preparare il nuovo statuto in modo che accontenti tutti e dia in ogni casdo potere al Presidente di Lega. L'accordo sembra vicino, visto che tutti sono consapevoli serva cambiare. C'è, però, poco tempo. La Lega vorrebbe votare il 6 marzo, con tutto già pronto (data in cui il closing dovrebbe già esserci stato).

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