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Un brutto, bruttissimo Milan dimostrando di non esserci, né mentalmente né fisicamente, in questo periodo della stagione. La prestazione dei rossoneri, questa mattina, è stata votata da 'La Gazzetta dello Sport' come largamente insufficiente, e giudicata complessivamente da 4,5.
Entrando, poi nello specifico delle valutazioni dei singoli, ci si accorge come il 'migliore' in campo tra le fila rossonere sia stato giudicato Patrick Cutrone, la “mossa del secondo tempo”, che è subentrato per giocare prima da esterno d'attacco nel 4-3-3 e poi più centrale, sfiorando il palo nell'unica palla-gol capitatagli nella ripresa. Per lui, comunque, voto 5,5. Lo stesso rimediato da Gianluigi Donnarumma, “imbalsamato sul primo gol” ed incapace di compiere miracoli sugli altri due. 5,5 anche per Manuel Locatelli: “Non inverte la rotta, ma non era semplice”.
Voto 5, quindi mediocrità assoluta, per Davide Calabria, Leonardo Bonucci, Alessio Romagnoli (diffidato ed ammonito, salterà Milan-Atalanta), Ricardo Rodríguez, Franck Kessié, Riccardo Montolivo, Giacomo Bonaventura, Jesús Suso (espulso per rosso diretto nel finale di gara), e per il tecnico Gennaro Gattuso (“Il 4-3-3 paga le incursioni dei veronesi; spostare Fabio Borini in difesa diventa un errore”).
Finita qui? Nient'altro, perché il Milan, nel disastro del 'Bentegodi', è riuscito a proporre le prestazioni sconcertanti di Nikola Kalinić ed André Silva, entrambi giudicati da 4,5 e, soprattutto, quella del peggiore in campo tra tutti, lo stesso Borini: “Colpevole sui tre gol: il fatto era da rosso più che da giallo”. Ripartire per questo Milan non sarà affatto semplice.
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