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Sabato 23 dicembre, alle ore 18:00, il Milan di Gennaro Gattuso disputa, a San Siro, un importantissimo match di campionato di Gian Piero Gasperini, valevole per la 18^ e penultima giornata del girone di andata di Serie A.
I rossoneri arrivano all'appuntamento contro gli orobici, con i quali condividono punti e posizione in classifica (7° posto, 24 punti, a 3 lunghezze di distanza dal sesto posto occupato dalla Sampdoria), dopo la batosta rimediata al 'Bentegodi' contro l'Hellas Verona e qualche giorno di ritiro punitivo, durante il quale Gattuso ha cercato di spronare, motivare e far correre, molto, la sua squadra, apparsa molle e fragile domenica scorsa al cospetto di quella di Fabio Pecchia.
Il tecnico rossonero, sabato, anche alla luce delle tre gare in una settimana che attendono il Milan (mercoledì 27 derby contro l'Inter in Coppa Italia, sabato 30 trasferta di campionato a Firenze), potrebbe apportare dei significativi cambi di formazione, soprattutto in attacco: , dovrebbe giocare il turco Hakan Çalhanoğlu. Si va verso una conferma di Fabio Borini sul versante destro del tridente e, per il ruolo di centravanti, al momento Nikola Kalinić parte un passo avanti rispetto i colleghi André Silva e Patrick Cutrone. I quali, per inciso, fino all'ultimo sperano nel sorpasso sul croato triste ed in flessione.
Il più atteso di tutti è senza dubbio Çalhanoğlu: appena 2 gol (uno a settembre in Europa League contro l'Austria Vienna, uno ad ottobre in casa del Chievo in campionato), 6 assist (buon numero, è vero), dispersi in una marea di prestazioni decisamente sottotono. Costato in estate 20 milioni di euro, più 2 milioni di bonus, per strapparlo al Bayer Leverkusen, il turco è atteso dal salto di qualità. Contro l'Atalanta non sarà facile, visto che, oltretutto, si tratta di una compagine giovane, veloce e fresca atleticamente: in più, il numero 10 del Milan è reduce da un infortunio muscolare. Ma, se non si sblocca ora, quando lo farà? Il mercato di gennaio è alle porte, e le sirene di una cessione si fanno sempre più insistenti.
Borini, che per mesi, anche nonostante i brutti risultati del Milan, è stato tra i migliori in campo nella fila rossonere, sta vivendo un periodo di appannamento, tanto fisico quanto mentale. Domenica scorsa, a Verona, è stato 'graziato' dall'arbitro Daniele Orsato e dal V.A.R.: la manata su Franco Zuculini avrebbe potuto costargli un'espulsione e la relativa squalifica. Invece, l'ex Sunderland se l'è cavata soltanto con il giallo. Già da sabato Gattuso si aspetta una reazione, emotiva e di carattere, dal suo affidabile numero 11.
Infine, c'è Kalinić: ha la media-gol peggiore tra tutti i centravanti del Diavolo, e, fin qui, con appena 4 gol messi all'attivo (doppietta, decisiva, a settembre contro l'Udinese; gol, quello inutile del 4-1 a Verona contro il Chievo; rete, illusoria, nel 2-2 di Benevento qualche settimana fa), non ha ripagato l'investimento effettuato in estate dal Milan (25 milioni) per convincere la Fiorentina a privarsene. Contro l'Atalanta dovrebbe avere, salvo stravolgimenti dell'ultim'ora, la possibilità di ricucire il rapporto con il pubblico del 'Meazza', che non perde occasione per fischiarlo, e di ritrovare, con costanza, la via della rete.
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