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Voluntary agreement: UEFA, seduta lunghissima e motivazioni in arrivo

Daniele Triolo

Riunione fiume, ieri, dei membri dell'organo UEFA chiamato a prendere una decisione sul voluntary agreement richiesto dal Milan: si va verso il no

La Investigatory Chamber del Club Financial Control Body, ovvero l'organo UEFA predisposto a dare una risposta al Milan sulla richiesta di accesso al voluntary agreement, per esaminare, concretamente, le argomentazioni presentate nello scorso mese di novembre, a Nyon, dall'amministratore delegato del club rossonero, Marco Fassone.

Questo weekend sarà di relax, poi, come evidenziato dall'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', all'inizio della prossima settimana (più martedì, o oltre, che non lunedì), arriverà una risposta definitiva: si va, come anticipato dalla stessa 'rosea' nei giorni scorsi, con il Milan rimandato al successivo settlement agreement. La decisione UEFA verrà comunicata ai rossoneri quando in sede ci sarà anche David Han Li, che si unirà a squadra e dirigenza per la cena di Natale prevista, per l'appunto, ad inizio settimana.

Intanto, mentre il Milan si consola con un milione di bonus per aver conquistato il primo posto nel suo raggruppamento in Europa League, che si va ad aggiungere ai 5 milioni ricavati dagli incassi al botteghino, aspetta di conoscere il perché la UEFA, effettivamente, abbia detto di no alla sua documentazione sul rientro spese in un piano pluriennale: non appena l'avrà, anche fosse come sembra negativa, la società di Via Aldo Rossi potrà farsi un'idea un po' più chiara dei parametri che l'organo calcistico europeo intende far rispettare.

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