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I vincoli, diventati improvvisamente stringenti, della Cina sull'esportazioni di capitali - si sa - ha complicato non poco la vita a Yonghonh Li, nuovo presidente rossonero. L'acquisto del Milan è avvenuto a tappe anche per questa difficoltà imprevista e imprevedibile, arrivata a seguito della forte svalutazione dello Yuan, ovvero la moneta nazionale. E così il neo proprietario del Milan si è dovuto rivolgere a un fondo americano (Elliott) per ottenere un prestito e chiudere l'affare, prima che tutto saltasse. Un prestito che ora dovrà essere restituito in 18 mesi.
Questo però ormai è il passato. Ecco invece un piccolo assist per Yonghong. Mr Li potrebbe sfruttare la parziale apertura della SAFE, acronimo di State Administration of Foreign Exchange, che ha spiegato come le misure adottate finora siano state efficaci e da qui in avanti potrebbero allargarsi un po' le maglie per la possibile esportazione di denaro fuori dalla Cina.
Tradotto: Yonghong Li potrebbe agire più velocemente nell'estinzione dei debiti contratti per arrivare al closing e - contestualmente - ricucire i rapporti con tutte quelle aziende o istituzioni che inizialmente erano confluite in Sino Europe Sport come soci o finanziatori, prima del dietrofront. L'arrivo di nuovi sponsor potrebbe quindi essere più veloce del previsto. Così come il decollo del nuovo Milan.
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