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Intervistato questa mattina da "La Gazzetta dello Sport" l'ex difensore del Milan Gianluca Zambrotta ha parlato del cambio in panchina fatto dai rossoneri, che hanno deciso di affidarsi al suo ex compagno di squadra Gennaro Gattuso dopo aver esonerato Montella, queste le sue parole: "Se sono sorpreso? Se si guarda alla sua preparazione e al suo attaccamento ai colori, poco. E in generale visto quanto in estate la società aveva speso per una squadra da primi posti e quante erano oggi le difficoltà un cambio di allenatore non era così impensabile, è una mossa per dare nuovi stimoli. Visto che anche io ho intrapreso questa carriera, da Chiasso, Delhi e ora al Jiangsu con Capello, so che l’allenatore è spesso il primo a pagare e mi dispiace per Montella, bravo tecnico che fa giocare bene le sue squadre".
Così su Gattuso e il Milan: " E’ scontato però il piacere che provo per Rino e la gioia nel vederlo così in alto. Ha dato tanto al Milan e viceversa, conosce la storia di squadra e club e sa cosa si intende per ‘spirito Milan”. Trasmetterà il suo senso di appartenenza, farà di sicuro capire anche ai più giovani e inesperti cosa vuol dire indossare questa maglia. Io l’ho vestita insieme a quella di altre grandi squadre come Juve e Barcellona, ma San Siro resta speciale, e allo stesso tempo complicato quando la squadra fatica. Rino può aiutare a scuotere il gruppo e a sentire il peso della maglia, ma solo in senso positivo".
Le qualità diGattuso: "Grinta e carattere sono valori aggiunti. Lui in più sa mettersi a disposizione della squadra, in tutti i sensi e anche nelle situazioni più complicate. Da allenatore lo ha fatto a Pisa, Creta, Palermo. E’ una persona che non ha paura ed è una dote importante per chi fa questo mestiere. Ma è anche uno che va oltre l’aspetto motivazionale e del saper tirar fuori qualcosa in più da chi allena. Abbiamo fatto insieme il corso a Coverciano e quello di Uefa Pro, assicuro che è preparato anche a livello tattico, lui come il suo staff. A chi può assomigliare? Io conosco Rino da sempre anche se più da giocatore che non da allenatore. Dato che immagino non sia cambiato nel frattempo, come personalità e modi di gestione dico Capello: entrambi hanno carisma e non si vergognano di dire le cose in faccia. Entrambi sentono molto quello che fanno, vivono la partita in maniera viscerale”.
Il futuro di Gattuso al Milan: "C’è tempo per recuperare ma molto dipende dagli obiettivi del club: confermarsi in Europa League quest’anno per poi puntare Champions o scudetto l’anno prossimo può essere fattibile. Rino se la gioca: io ovviamente gli auguro di aprire un ciclo più lungo possibile”.
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