Nel cuore dei tifosi milanisti, Cristian Zapata occuperà sempre un posto speciale. È l'uomo della Provvidenza, che lo scorso anno ha raddrizzato il Derby al 97' e ha consentito ai rossoneri di giocare l'Europa League. Ogni tanto, però, a Zapata capita di avere dei blackout, come capitato ieri. Da sempre, ormai, a Zapata manca fare il salto di qualità, che arriverà solo quando il colombiano troverà continuità di rendimento e concentrazione sempre alta, se arriverà... Purtroppo Cristian non pare conoscere mezze misure, scrive La Gazzetta dello Sport. I suoi errori sono spesso decisivi, come ieri. Senza il suo passaggio alla Sampdoria, probabilmente alla fine si sarebbe rimasti sullo 0-0. Sfortuna, invece, sul secondo gol: scivola e spalanca la strada ad Alvarez per il raddoppio.
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Zapata, il solito combinaguai
Di scivolare può capitare a chiunque, il vero problema sta nel primo errore. Ci sono attimi in cui sembra che Zapata non riesca a stare concentrato, come se spegnesse il cervello per un istante. Tra i suoi disastri più celebri c'è quello a San Siro con il Palermo di qualche anno fa, in cui fece autogol e non brillò per il resto del match, oppure proprio il clamoroso errore dello scorso anno sempre con la Sampdoria, quando ha innescato il contropiede di Luis Muriel che ha portato al calcio di rigore. Oltre a questi ci sono diversi errori "minori" che non gli hanno mai permesso di diventare un titolare fisso.
Di certo, resta una buona riserva. In questo Milan è la prima scelta per sostituire i titolari e, anzi, neanche tanto sostituto. Si pensava di rivedere Mateo Musacchio, invece è toccato ancora a Zapata. Vincenzo Montella ha giustificato la scelta con una battuta sull'attaccante blucerchiato che somigliava a Cristian, ma la difesa per i rossoneri inizia a essere un problema. È pur vero, però, che i gol sono nati quasi sempre da errori singoli, mentre il reparto funziona discretamente.
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