Zapata, Vangioni, Fernández: ecco il Milan ‘latino’

Contro il Genoa, sabato sera, Vincenzo Montella, tecnico del Milan, si è trovato alle prese con ben e la necessità di schierare una formazione quanto più competitiva possibile per rimanere agganciato alla zona Europa: missione compiuta, buona prestazione dei rossoneri e . Un successo firmato, come sottolineato dall'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', anche grazie al concreto ausilio di tre calciatori rivitalizzati dalla cura Montella: il centrale colombiano Cristián Zapata, il laterale argentino Leonel Vangioni ed il centrocampista cileno Mati Fernández.

Il Milan 'latino', di lingua ispanica, si riscopre all'improvviso non più soltanto legato ai gol di Carlos Bacca, ma anche vivo e combattivo grazie agli ex 'desaparecidos': Zapata è stato definito da Montella, nell'immediato post-partita di sabato, “”, elemento affidabile che, dopo gli orrori palesati a febbraio a San Siro contro la Sampdoria, ha alzato sensibilmente il proprio rendimento fino a blindare la retroguardia rossonera. Una nuova vita per l'ex Udinese e Villarreal, recentemente premiato per .

E che dire di Vangioni, tramutatosi : gettato in campo a Torino, contro i granata, per necessità, e lanciato titolare nella serata dell'impresa di Bologna in 9 contro 11, l'ex River Plate, giunto a parametro zero al Milan in estate per un'intuizione di Adriano Galliani e Rocco Maiorino, ha fatto incamerare al Diavolo 16 punti, frutto di 5 vittorie ed un pareggio, nelle 6 gare in cui ha giocato dall'inizio.

Infine, Mati Fernández: fino a due giorni fa aveva disputato appena 95' in Serie A con la maglia del Milan, ed aveva disputato l'ultima gara da titolare ad Empoli, il 26 novembre 2016, serata in cui era dovuto uscire dopo pochi minuti per un infortunio muscolare. Mati si è riscattato, che ha abbattuto i rossoblu di Andrea Mandorlini. In fin dei conti, doveva un favore a Montella e Galliani, che lo avevano strappato al Cagliari nelle ultime ore dello scorso calciomercato estivo: ora pagherà la prossima cena a tutta la squadra.

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