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Zoff, consiglio a Donnarumma: “Resta al Milan e diventerai grande”

Dino Zoff
Dino Zoff, portiere Campione del Mondo con l'Italia nel 1982, ha parlato di Gianluigi Donnarumma. “Brutto Europeo, così ci si brucia”

Daniele Triolo

L'ex portiere della Juventus e della Nazionale Italia Campione del Mondo nel 1982, Dino Zoff, poi allenatore di successo tanto nei club quanto alla guida degli azzurri, ha rilasciato un'intervista al 'Corriere della Sera' per parlare della situazione del giovane Gianluigi Donnarumma, estremo difensore del Milan, al centro delle polemiche per via del suo e dopo un Europeo Under 21 che lo ha visto .

“Quel ragazzino non è più sereno, si vede lontano un chilometro. Si è ficcato in un guaio più grande di lui, guardate cosa ha combinato all'Europeo. Purtroppo me l'aspettavo: dopo un polverone del genere, sarei stato agitato io a quarant'anni”, ha esordito Zoff, che ha quindi proseguito. “Alla sua età dovrebbe pensare solo a giocare, a crescere, a parare. I ragazzi devono stare in campo il più possibile per imparare dai loro errori. Perché, come tutti, ne fa anche lui. E ne farà ancora, soprattutto se non risolve questa storia alla svelta”.

Zoff ha sottolineato le brutte prestazioni di Donnarumma in Polonia, agli Europei di categoria, dove, per il mostro sacro del calcio italiano “ne ha prese proprio poche”. “È bravo, , ma tutto dipende da lui. All'Europeo non stava bene, aveva la testa altrove”. Da uomo navigato e da ex portiere di livello mondiale, Zoff ha voluto fornire un consiglio al giovane Donnarumma: “Resti al Milan, rimanere dove è cresciuto è la soluzione più giusta, è l'unica cosa che può fare per rimettersi in carreggiata. Per riprendere il percorso di maturazione”.

Ammettendo di vederlo bene nella Juventus, Zoff ha quindi spiegato a tal proposito: “Lui deve capire che ha tutta la vita per andare a giocare nel Real Madrid, nel Barcellona, alla Juventus o dove vuole lui. Ha i mezzi, il carattere, soprattutto l'età. Lui deve capire che il fatto di avere 18 anni è la sua fortuna, la sua dote più importante. Avere quell'età gli permette di non avere fretta di niente. A 25 o 30, spesso, sei costretto a scelte forzate, 'interessate', perché devi calcolare i tempi di carriera. Ma a quell'età sei un ragazzino. : se ce l'avrà, andrà tutto bene”.

Chiosa sul Milan e su come la società rossonera ha gestito, sin dall'inizio, questa vicenda: “Poteva muoversi diversamente, magari muoversi prima ma con il cambio di proprietà in atto immagino fosse tutto bloccato – ha dichiarato Zoff -. Però forse adesso si è presa la strada giusta, vediamo. Spero nel ruolo della famiglia”.

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